Il Dlgs.231/07 antiriciclaggio trova attuazione attraverso il Dm.55/2022 contenente modalità di accesso,comunicazione e consultazione dei dati relativi alla titolarità effettiva di Trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali e simili.
Si tratta dell’ultimo di una serie di interventi del Legislatore europeo e nazionale per contrastare l’utilizzo del sistema finanziario ai fini del riciclaggio di denaro sporco.
È previsto che i Trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali in base all’art.73 del Tuir siano tenuti ad iscriversi in un’apposita sezione del Registro delle Imprese, comunicando le informazioni sulla titolarità effettiva ai fini dell’iscrizione e conservazione in apposita Sezione speciale (art.21 comma3 Dlgs.231/07-art.3 comma2 Dm.55/22).
L’obbligo è rivolto solo ai Trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali e non a tutti i Trust, con l’interrogativo su quale siano i Trust che producano effetti rilevanti e quali no. Per risolvere il quesito è utile riprendere l’Analisi di impatto della Regolamentazione ex Direttive dal 2005 al 2015 in materia di contrasto al riciclaggio in cui il Ministero Economia e Finanza evidenzia che il nostro Paese è impegnato a monitorare i Trust creando il Registro Centrale dei Trust che abbiano obblighi di natura fiscale, assicurando così alle Autorità competenti l’accesso immediato alle informazioni del Titolare effettivo dei Trust registrati.
In questi termini, l’art.21 comma3 Dlgs.231/07 sembra creare un automatismo tra la semplice conoscenza del Trust da parte del Fisco e la tempestiva informazione del Titolare effettivo.
PILLOLE
Sul fronte antiriciclaggio la Guardia di Finanza rilancia con le Analisi delle Segnalazioni Aggregate per Fenomeno (Asaf). Si tratta di analisi massive sull’insieme delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (Sos), aggregate per Soggetti o situazioni oggettive (categorie merceologiche, trasferimento di somme o stesse tipologie di operazioni).