Il 12 aprile 2013 in Banca Popolare Etica è stato siglato l’accordo aziendale sulla Conciliazione del tempo personale e del tempo di lavoro. La firma dell’accordo sancisce il riconoscimento del profilo di cittadini delle lavoratrici e dei lavoratori e quindi di portatori di istanze che trovano origine al di fuori della sfera produttiva. L’importante passo di riconoscimento espresso dalla Banca si concretizza nella propria disponibilità, a fronte dei possibili bisogni rappresentati dai dipendenti, a rivedere il proprio assetto organizzativo a garanzia della continuità operativa. Il tutto in un rapporto quasi paritetico teso, ove possibile, alla programmazione delle rispettive necessità. L’accordo prevede – e certamente questa costituisce la parte più importante ed innovativa – strumenti collegati alla riduzione dell’orario di lavoro che per alcune casistiche (cura di figli naturali sino al 5° anno di età o in caso di affidi e adozioni per un periodo esteso sino a 5 anni a partire dalla data di ingresso del minore in famiglia, cura di parenti sino al 2° grado affetti da gravi patologie anche non contemplate dalla L.n. 104 anche a favore di soggetti non conviventi con il richiedente, ivi comprese le situazioni c.d. more uxorio) sono riconosciuti automaticamente alla richiesta. Non certo di secondo piano, vanno menzionati gli strumenti relativi alla strutturazione dell’orario di lavoro che consentono la possibilità di personalizzare il proprio orario su base giornaliera, settimanale o annuale. Dal punto di vista dei rapporti tra RSA e Banca Etica l’accordo contiene una sorta di protocollo per affrontare collegialmente le casistiche più problematiche con l’impegno a trovare soluzioni positive. L’accordo contiene anche elementi da intendere come “rotta di navigazione” e che vedrà impegnate le RSA e Banca Etica lungo un percorso di innovazione. Si evidenzia in particolare il progetto “Tempo e solidarietà” che tenta di costruire un meccanismo collettivo, con adesione su base volontaria, per la costruzione di risorse in “forma di tempo” che consentano l’assenza dal lavoro di lavoratrici/lavoratori a fronte di particolari situazioni di difficoltà senza alcun onere aggiuntivo per il collega ne’ per la Banca. La trattativa a 360° con Banca Etica ha inoltre consentito di comprendere nell’accordo i meccanismi di nuove assunzioni nelle situazioni in cui, per effetto dell’utilizzo degli strumenti di conciliazione, emergano necessità di potenziamento della filiale coinvolta. Nella fattispecie Banca Etica potrà dar corso ad iniziative di assunzione di personale con contratti a tempo indeterminato, superando le previsioni salariali del CCNL 19/1/2012 a fronte di una mobilità comunque mitigata da limitazioni territoriali e temporali.
Was this article helpful?
YesNo