L’uscita anticipata di oltre 4.000 Lavoratrici e Lavoratori dalla nostra Banca ha comportato una profonda e impegnativa riorganizzazione delle strutture centrali e della rete commerciale.
Fin dai primi giorni di dicembre, le Rappresentanze sindacali si sono incontrate con i responsabili aziendali delle nuove Direzioni territoriali per una prima valutazione degli impatti complessivi derivanti; le Segreterie dei Coordinamenti si sono già confrontate sui medesimi temi con le funzioni interessate delle Strutture Centrali.
Le problematiche, che si sono verificate diffusamente e che abbiamo evidenziato all’Azienda per richiedere un sollecito riscontro, riguardano diversi aspetti critici, fra i quali: la sostenibilità dei carichi di lavoro, le assegnazioni di personale ai nuovi ruoli, il contenimento dei rischi operativi, l’accessibilità della fruizione dei percorsi formativi.
Su quest’ultimo tema, peraltro, è già stato attivato il confronto in ambito della Commissione Formazione, affinché si realizzino misure che assicurino la corretta e integrale effettuazione dei percorsi di affiancamento e reskilling in tempi certi e dedicati.
Su tutti i problemi derivanti dall’attuale riorganizzazione e più in generale sugli obiettivi del Piano Industriale, riteniamo che solo il costante confronto a livello centrale e periferico tra l’Azienda e le Rappresentanze dei Lavoratori, consenta di contenerne le ricadute e preservare la qualità delle condizioni di lavoro in un contesto di forte cambiamento.
Per questo abbiamo sottoscritto venerdì 23 dicembre un Accordo programmatico sulle relazioni industriali aziendali, che nel confermare tutti gli impegni assunti con l’Accordo del 4 agosto 2022 in materia di ricambio generazionale e ripresa dei temi della contrattazione di II livello, prevede anche il coinvolgimento delle RSA periferiche per la valutazione tempo per tempo dell’applicazione sui singoli territori del nuovo modello e delle ricadute sulle risorse interessate.
L’accordo attiva anche un percorso negoziale programmato nei tempi su sviluppo professionale, organizzazione del lavoro e formazione
Il definitivo rilancio di Banca MPS, non può che essere contraddistinto da basi solide condivise e caratterizzate dalle effettive priorità nei tempi appropriati.
Le difficoltà che le Lavoratrici e i Lavoratori si trovano ad affrontare in questo periodo (organici ridotti, portafogli clienti aumentati, mobilità professionale e territoriale diretta ed indiretta) richiedono una gestione responsabile che consenta una crescita sostenibile e rispettosa della dignità e serenità lavorativa dei colleghi.
Per questi motivi, pur tenendo presenti le difficoltà imposte dall’attuale contesto normativo a cui MPS è sottoposto, le Organizzazioni Sindacali di Banca MPS continueranno a perseguire tutti gli obiettivi che permettano di ottenere migliori condizioni lavorative per le Lavoratrici e i Lavoratori del Gruppo MPS.
In questa ottica, abbiamo sollecitato l’Azienda per ottenere il rinnovo della Polizza Sanitaria a favore dei dipendenti, migliorando le attuali prestazioni – quali eliminazione delle franchigie sulla medicina preventiva, anche fuori rete convenzionata SSN, e l’incremento dei massimali relativi ai ricoveri -.
Abbiamo inoltre ricordato all’azienda, che è necessario partire dai temi del welfare aziendale per riconoscere subito a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori di Mps una giusta attenzione rispetto ai considerevoli sacrifici richiesti dai processi di riorganizzazione.
Infine, su questo tema, abbiamo anche fortemente raccomandato all’Azienda che le procedure per la richiesta dei rimborsi siano fattivamente migliorate e monitorate.
Siena, 27 dicembre 2022
Le Segreterie