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La corsa verso la redditività passa per la riduzione del costo del personale:
Niente sostegno al reddito
Nella giornata del 20 dicembre si è svolto l’ultimo incontro del 2022 tra le Organizzazioni Sindacali e l’azienda.
In questo confronto – oltre a discutere dei piani di formazione finanziata (attraverso FBA, Fondir e Fondo Nuove Competenze) – i sindacati hanno chiesto a gran voce uno sforzo dell’azienda per tutelare il potere di acquisto degli stipendi.
Ancora una volta il Sindacato ha dimostrato profondo senso di responsabilità e ha contribuito al progetto della formazione del personale, ritenendo la stessa un valore assoluto.
Ci saremmo aspettati dalla BNL e dai “benefattori transalpini” lo stesso spirito, ma pare vi abbiano ormai rinunciato. Nessuna misura economica straordinaria dunque è stata accordata ai dipendenti della Banca: bruttissimo segnale, in tempi tanto difficili e in occasione del Natale.
Nemmeno la richiesta di rivedere le condizioni al personale – ormai davvero anacronistiche e al limite del provocatorio (tassi debitori elevati e creditori inesistenti) – ha avuto esito positivo. Continueremo ad agire per ottenere questo risultato.
Non troveremo nessun cadeau sotto l’albero, ma vogliamo credere che il 2023 porterà un nuovo atteggiamento e una nuova considerazione per le lavoratrici e i lavoratori della Banca Nazionale del Lavoro che non possono essere presi in considerazione solo quando c’è da fare cassa!
Anche l’aumento del buono pasto, su chi abbiamo già strappato un impegno da parte dell’azienda , dovrà concretizzarsi in tempi brevi.
Il Sindacato non resterà in “attesa” di un dono calato nel camino: continueremo ad impegnarci attivamente e responsabilmente perché questa banca assuma un atteggiamento più umano, oggi espresso solo a chiacchiere nei tanti proclami aziendali.
Segreterie di Coordinamento Nazionale Gruppo BNL
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN