In riferimento alla nostra richiesta scritta avanzata il 2/12 u.s., l’Azienda ha convocato nei giorni scorsi le RSA in un incontro per informare della decisione presa, motivando le ragioni della sua posizione, successivamente ci inoltrato la risposta scritta che vi riportiamo:
Facciamo seguito alla vostra del 2 dicembre 2022, per confermarvi che l’Azienda segue con attenzione ed interesse l’evoluzione normativa del trattamento fiscale dei fringe benefit all’interno del più ampio ambito del welfare aziendale di cui riconosce l’utilità e l’importanza ai fini degli istituti contrattuali. Ed è in ragione di queste considerazioni che la stessa si è prontamente attivata, in coerenza con l’innalzamento temporaneo-sino al 12 gennaio 2023- della soglia di fringe benefit esenti da contribuzione e imposizione fiscale da 600 a 3000 euro, ed erogabili entro il 12 gennaio 2023, per mettere nella disponibilità dei lavoratori la possibilità di utilizzare il credito welfare residuo.
Vista la cadenza temporale unitamente al recente rinnovo del CIA non si ritiene che allo stato vi siano ulteriori margini per il riconoscimento di welfare aggiuntivo.
L’azienda si rende sin da subito disponibile, per il 2023, ad un nuovo incontro, qualora la nuova normativa venga confermata per l’anno in oggetto.
In pratica all’Azienda spiace molto che questa opportunità sia arrivata a fine anno quando le risorse economiche sono già state allocate e non può fare in questo momento un ulteriore sforzo, considerando anche il recente rinnovo del contratto integrativo, ma si adopererà per il futuro se il quadro dovesse rimanere lo stesso (normativa fiscale, alta inflazione, crisi energetica, guerra, famiglie in difficoltà). Peccato che la nostra richiesta arrivi proprio in questo momento straordinario segnato da un reale bisogno.
Nell’incontro le Rsa hanno ribadito le motivazioni di tale richiesta prevista dalla Legge Aiuti Quater e che tante aziende, non solo del nostro settore, hanno invece ritenuto opportuno elargire un ulteriore contributo considerando proprio il “timing” giusto vista la situazione particolarmente difficile e speriamo eccezionale.
FISAC-CGIL FIRST-CISL FABI