dal sito fisacgruppointesasanpaolo.it
In occasione della seconda e ultima trimestrale sindacale dell’area marchigiana per il 2022, come Organizzazioni Sindacali abbiamo pensato di cambiare un po’ il passo, con l’obiettivo di dare contenuto e risposte concrete alle nostre richieste. Per fare ciò, diversamente dai precedenti incontri, abbiamo inviato preventivamente alle Relazioni Industriali di ISP una lettera nella quale erano riportati i principali quesiti che avremmo posto nella discussione, con l’obiettivo di ottenere – durante l’incontro di trimestrale – riscontri chiari ed incontrovertibili. Purtroppo la banca ha perso l’ennesima occasione per dimostrarsi vicina alle “sue” persone ed ai territori, rispondendo vagamente (o non rispondendo affatto) alle istanze sindacali.
La cosa che più ci ha lasciato basiti è che i nostri interlocutori non hanno voluto o potuto rispondere neanche a specifiche situazioni riguardanti la regione Marche.
Facciamo un esempio: il 19 ottobre scorso ISP ha ufficialmente comunicato l’assunzione di 100 giovani nella Banca dei Territori. Alla domanda su quanti di questi sarebbero stati impiegati sul nostro territorio, tenuto conto che negli ultimi dodici mesi abbiamo visto andarsene in esodo o in pensione circa cinquanta colleghi, la risposta è stata: non lo sappiamo!
Peccato però che a fronte di questa latitanza di risposte, già dal giorno successivo abbiamo notato un deciso cambio di passo, ci riferiamo in particolare all’improvviso reclutamento di colleghi presi dalle filiali e destinati agli uffici interni (AML e Filiale Digitale), il tutto fatto con scarsissimo preavviso e lasciando sguarnite le agenzie. Ciò ha determinato un carico di lavoro spaventoso per chi resta nella rete fisica che si è dovuto far carico di ulteriori masse di clienti.
A pochi mesi di distanza da un’incorporazione, dal nostro punto di vista disastrosa per la nostra Regione, assistiamo nuovamente a decisioni che appaiono improvvisate e prive di logica, messe in campo in fretta e senza valutare tutte le possibili ricadute. Il prezzo più alto, come sempre, lo pagano i dipendenti, scontando carichi di lavoro insostenibili.
Ciò come spesso accade, determina una guerra tra poveri che contribuisce a peggiorare ulteriormente un clima aziendale già fortemente compromesso da pressioni commerciali asfissianti
In occasione dell’incontro è stato rappresentato da parte sindacale il carattere sistemico che hanno assunto le pressioni commerciali. L’agenda elettronica condivisa è uno dei tanti strumenti che vanno ad integrare questo sistema, consentendo all’azienda di esercitare un controllo continuo e capillare dell’intera attività commerciale svolta dai dipendenti della rete. Di fatto un monitoraggio continuo del rapporto “incontri / successi” attribuibili al singolo gestore costituisce già di per sé elemento di fortissima pressione psicologica. In un processo a cascata, la pressione commerciale, passando di livello in livello, arriva infine a colpire il singolo gestore.
Il fenomeno è arcinoto nonostante la maggior parte delle Lavoratrici e dei Lavoratori continuino a subirlo silenziosamente.
All’interno di questo quadro la Direzione Emilia Romagna Marche, nelle ultime due rilevazioni di periodo, è stata la direzione territoriale che, a livello nazionale, ha ricevuto il più alto numero di segnalazioni alla casella “io segnalo”.
La Direzione Commerciale, per l’occasione rappresentata dalla Dott.ssa Bergamaschi, riferisce di non ricevere né fare pressioni commerciali. Come OO.SS. abbiamo piacere di ricevere questa dichiarazione ma ci aspettiamo, se davvero stanno così le cose, che la Direzione stessa faccia il passo successivo: quello di fare in modo che le pressioni commerciali non vengano esercitate nemmeno ai livelli inferiori della filiera commerciale.
Altro tema che abbiamo affrontato con la DR è quello relativo alla formazione ; soprattutto i colleghi della rete non riescono a fruirla in modo corretto, ovvero o in formazione flessibile (ricordiamo a tutti che per accordo abbiamo 8 giorni all’anno di formazione flessibile di cui 4 di diritto) o in luogo protetto all’interno delle filiali. Suggeriamo ai colleghi di pianificare le giornate per la formazione come per le ferie, all’interno della sezione pianificazione in #People. Questo è uno strumento che consente di utilizzare il tempo per la formazione rendendolo più proficuo e, come ci assicura anche la funzione del personale di Dr, saranno sensibilizzati i direttori nella concessione dei giorni di formazione flessibile senza discrezionalità da parte loro.
Per quanto riguarda i distaccamenti della FD ci aspettiamo che l’azienda predisponga tutte le dovute dotazioni tecniche necessarie, anche in considerazione dell’evoluzione della FD che sembra dover raddoppiare il numero delle colleghe e dei colleghi che ci lavorano. Monitoriamo costantemente la situazione e chiediamo di segnalarci eventuali problematiche che dovessero verificarsi.
Se questa “banca grande” vuole essere anche una “grande banca” deve cominciare a mettersi nei panni dei propri dipendenti, prendendosi le dovute responsabilità senza fuggire dai problemi ed evitando di rimandare all’infinito la sottoscrizione di accordi fondamentali (come ad esempio quello sulle pressioni commerciali).
Ancona, 13 dicembre 2022
Coordinatori Territoriali Intesa Sanpaolo Regione Marche
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA/UIL UNISIN