Per permettere una conoscenza più approfondita delle normative antiriciclaggio in Europa (che possono avere ricadute anche nel nostro Paese), riportiamo una recente sentenza del Consiglio di Stato olandese in merito al rapporto normativa/privacy.
L’attuale approccio antiriciclaggio congiunto Banche, Autorità di Vigilanza e Autorità investigative non è opportuno. E, la maggiore possibilità di intervenire in situazioni illegali, non giustifica la violazione della privacy di tutti i Cittadini e delle Imprese. Il Consiglio di Stato Olandese, si è così espresso in merito all’ampliamento ed al trasferimento delle investigazioni antiriciclaggio alle Banche ed alla attuale configurazione del Tmnl (Istituto olandese per il monitoraggio delle transazioni), partnership pubblico/privato per la lotta al riciclaggio.
Il fatto è che, comunque, 10 miliardi di transazioni passano ogni anno attraverso il sistema bancario, una quantità che può essere monitorata efficacemente solo in modo completamente automatico. Sicurezza, grazie alla lotta alla criminalità o tutela della privacy? La scelta è politica.
Il Consiglio di Stato olandese, a gennaio 2021, aveva già espresso un parere sul disegno di legge Aml ma soltanto il 16 giugno è stato pubblicato, in seguito ad una specifica richiesta ai sensi della Legge sulla Trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche. Il disegno di legge modifica l’attuale Legge contro il riciclaggio finanziamento e la Legge sui Trust Office (Uffici Fiduciari) del 2018. Contiene, tra l’altro, le seguenti misure:
- consentire alle Banche il monitoraggio congiunto delle transazioni di pagamento;
- consentire la condivisione dei dati fra le Istituzioni per le indagini sui clienti a più alto rischio riciclaggio;
- il divieto per professionisti o commercianti di beni di effettuare transazioni in contanti superiori a 3.000 euro;
- regole più severe per gli Uffici fiduciari.
La Sezione Consultiva supporta l’obiettivo del disegno di legge e cioè la lotta al riciclaggio di denaro, riconoscendo che i Responsabili Aml degli Istituti finanziari svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione degli abusi del sistema finanziario, in quanto consente alle Banche di raccogliere ed alimentare una Banca dati centrale con i dati delle transazioni dei loro clienti, consentendo di condividere questi dati tra loro al fine di combattere il riciclaggio di denaro.
La proposta impone all’Istituzione finanziaria l’obbligo di informazione presso gli altri Istituti quando effettua attività di indagine su clienti (potenzialmente) ad alto rischio. L’Istituto a cui giunge la richiesta è quindi obbligato a condividere i propri dati su quel preciso cliente. Il monitoraggio congiunto delle transazioni è uno strumento importante nella lotta contro i flussi di denaro della criminalità. Tutte le possibili misure sono state adottate da Tmnl per garantire la sicurezza dei dati e la privacy dei clienti. In definitiva, è una decisione politica trovare un buon equilibrio tra la lotta efficace contro il riciclaggio di denaro e la garanzia della privacy in Olanda.
Secondo il Presidente del Congresso annuale di Risk & Compliance la privacy è un diritto umano. Anche la sicurezza è un diritto umano. Sono entrambi importanti. Secondo il Consiglio di Stato è fondamentale che le Banche condividano i dati al fine di prevenire il riciclaggio di denaro. Chiedo al Governo di indicare altresì quali tutele debbano essere adottate per proteggerne la privacy. Non mi sembra un compito impossibile. La Legge antiriciclaggio è basata sulla gestione del rischio. Alcune Banche hanno scelto addirittura di escludere determinati gruppi di clienti in base alla propensione al rischio di riciclaggio. Alcune volte vengono richiamate dal giudice, che nella sentenza evidenzia come esista anche un diritto di base a possedere un conto bancario. In pratica, non è facile utilizzare un approccio basato sul rischio per azioni criminali che possano avvenire. Anche per quanto riguarda il monitoraggio delle transazioni, c’è poca tolleranza per una probabile transazione sospetta non segnalata. E spesso difficile per la singola banca analizzare cosa non funziona.
Ecco perché è stato istituito il Tmnl (Istituto Olandese per il Monitoraggio delle Transazioni). Per inciso, sono convinto che il Tmnl soddisfi pienamente la Normativa sulla privacy. Ma se fosse possibile condividere più dati, le Banche sarebbero in grado di identificare meglio le transazioni sospette. Il Consiglio di Stato si domanda giustamente se questo debba essere lasciato in mano ai privati. È chiaro, però, come una buona collaborazione tra pubblico-/privato sia indispensabile. Tuttavia, potrebbe essere ancora necessario considerare l’equilibrio tra gli sforzi nei Settori pubblico e privato ed i relativi costi. Non penso solo agli investimenti nelle persone e nei sistemi, ma anche al clima aziendale, alla ‘facilità di fare impresa‘. Deve essere più efficiente ed efficace. L’attuale impianto antiriciclaggio è stato progettato più di 30 anni fa e successivamente adattato e ampliato periodicamente. Nel frattempo, i sistemi scricchiolano e pendono pericolosamente. È tempo di riprogettare la struttura, utilizzando le ultime innovazioni e tecniche disponibili. Non possiamo aspettare.