Inform@fisac maggio 2015 n.3

Diritto del Lavoro e Sentenze

Infortunio sul lavoro, carenze nella formazione

Con sentenza n. 18444/2015, la Corte di Cassazione ha stabilito l’imputabilità del responsabile del servizio di prevenzione e protezione per un infortunio occorso ad un lavoratore, a fronte dell’accertamento di come il lavoratore stesso avesse ricevuto esclusivamente formazione ed informazione sulla sicurezza di natura generica, ma non una formazione specifica sull’uso dei macchinari realmente utilizzati.

MOBBING – qualificazione

Alcune recenti sentenze – Corte di Cassazione, n. 1258/2015; Corte di Cassazione, n. 1262/2015; Consiglio di Stato, n. 549/2015 – hanno affrontato il problema dell’identificazione degli elementi costitutivo del mobbing.
Dalle sentenze, emerge come il mobbing debba intendersi come una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico complessa, continuata e protratta nel tempo, tenuta nei confronti di un lavoratore nell’ambiente di lavoro, che si manifesta con comportamenti intenzionalmente ostili, reiterati e sistematici, esorbitanti o incongrui rispetto all’ordinaria gestione del rapporto di lavoro, espressivi di un disegno finalizzato alla persecuzione e vessazione del lavoratore. Da tali comportamenti consegue un effetto lesivo della salute psicofisica del lavoratore e consegue altresì la dequalificazione, svalutazione ed emarginazione del lavoratore stesso dal contesto organizzativo nel quale è inserito.
Ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro, va accertata la presenza di una pluralità di elementi:

  1. la molteplicità e globalità di comportamenti a carattere persecutorio, illeciti o anche di per sé leciti, posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente secondo un disegno vessatorio;
  2. l’evento lesivo della salute psicofisica del dipendente;
  3. il nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e la lesione dell’integrità psicofisica del lavoratore;
  4. la prova dell’elemento soggettivo, rappresentato dall’intento persecutorio.

LICENZIAMENTO – uso irregolare dei permessi di cui alla legge n. 104/1992

Con sentenza n. 8784/2015, la Corte di Cassazione ha affermato la legittimità del licenziamento comminato ad un lavoratore che, durante il periodo di permesso per assistenza a familiare disabile (legge n. 104/1992), è stato trovato in una discoteca. I giudici della Suprema Corte hanno rilevato come a fronte di un permesso dato per assistere un familiare, il lavoratore abbia soddisfatto esigenze personali, compromettendo così il rapporto fiduciario con il datore di lavoro.

Licenziamento disciplinare – illegittimità

Con la sentenza n. 348/2015, la Corte di Cassazione ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento comminato ad una lavoratrice nelle seguenti circostanze. Dapprima, il 10 gennaio 2005, veniva formalizzato alla lavoratrice un licenziamento per scarso rendimento; tale licenziamento era impugnato l’11 gennaio. Il datore di lavoro revocava il primo licenziamento e il 21 gennaio ne formalizzava un secondo motivato da 3 giorni di assenza ingiustificata (nel periodo 10-12 gennaio). I giudici della Suprema Corte hanno confermato la sentenza di appello, che aveva considerato revocato il primo licenziamento ed illegittimo il secondo, disponendo la reintegra in servizio della lavoratrice. Questo per il fatto di assoluta ovvietà che non può considerarsi assenza ingiustificata l’assenza successiva al primo licenziamento.

Violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, rifiuto della prestazione lavorativa

Con sentenza n. 6631/2015, la Corte di Cassazione ha affermato che qualora il datore di lavoro dovesse violare il rispetto degli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro non assicurando condizioni di lavoro idonee ai lavoratori, questi ultimi sono legittimati a non eseguire la prestazione lavorativa, eccependo l’inadempimento datoriale ai sensi dell’art. 2087 codice civile. Il caso riguardava la fermata dell’attività lavorativa per un’ora e mezza in uno stabilimento nel quale l’impianto di riscaldamento era in avaria.

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