BPM: verso fusione a due? In lista Banco Popolare, BPER e Ubi
La Banca Popolare di Milano molto difficilmente sarà parte attiva di fusioni a tre con altre due banche popolari poiché questa maxi aggregazione, per poter essere realizzata, presupporrebbe una serie di condizioni che sono sono oggettivamente “molto difficili”. E’ partendo da questa considerazione che il numero uno dell’istituto milanese, Giuseppe Castagna, ha affermato che al 90% BPM darà vita ad una aggregazione a due con una sola altra banca popolare. Sui nomi del possibile partner il manager non si è sbilanciato.
Rumors degli ultimi mesi però, indicano, in Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Ubi Banca e la veronese Banco Popolare come i tre soggetti potenzialmente propensi ad una fusione con BPM. Scendono invece le quotazioni di Monte dei Paschi, alle prese in questi giorni con l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, che viene vista sempre più lontana dal cerchio di interesse della Popolare di Milano.
Se Castagna ha fornito quindi una precisa indicazione su quello che c’è da attendersi nel futuro (una fusione a due e non a tre), il manager ha invece preferito restare abbottonato sui tempi di realizzazione di questa operazione anche perché essi, come è logico, non dipendono solo da BPM. Quindi potrebbero volerci tre mesi ma anche diciotto mesi, ha specificato il banchiere.