Inform@fisac luglio 2015

 

BPER interessata a realtà con oltre 30 miliardi di attivo

 

La Banca Popolare Emilia Romagna non è interessata al salvataggio di piccole banche ma di realtà con oltre 30 miliardi di attivo. Comunque sembra volersi prendere tutto il tempo necessario, anche sulla scelta di un advisor per eventuali aggregazioni. Ben vengano poi gli stranieri ma non le scalate a sconto.

“In questo momento ci interessa realizzare un’operazione che, come posizionamento strategico, ci permetta di fare un passo avanti e questo può avvenire anche attraverso più passaggi”, ha spiegato stamani il consigliere delegato, Alessandro Vandelli, a margine di un convegno alla Bocconi, fornendo un identikit del possibile partner: “non piccole realtà”, come Banca Marche o Etruria, ma “realtà con oltre 30 miliardi di attivo”, quindi “non piccole”.

Non è detto che il processo si esaurisca con una sola operazione “one-off”. In ogni caso Bper sul dossier aggregazioni tra banche popolari e sull’eventuale scelta di un advisor è ancora in una fase interlocutoria. “Non abbiamo ancora deciso niente; siamo ancora in fase interlocutoria se assumerlo fin da ora o prendere un po’ più di tempo”, ha affermato Vandelli, precisando che la situazione attuale è quella di un “soft sounding” ed è abbastanza naturale perché è la prima volta che capita che c’è un gruppo di banche da valutare.

E’ comunque una fase interlocutoria destinata a esaurirsi rapidamente. “Ci si pesa uno a uno e si valutano le affinità e la piena identità di vedute sul futuro”. Se poi c’è qualche grande banca straniera che sta guardando all’Italia (“l’ho sentito dire”), Vandelli consiglia di non “alzare barriere contro gli investitori esteri”. Quello che, in realtà, bisogna evitare è “che si possa scalare una banca con pochi soldi”.

Vandelli non crede, infine, che la nuova valutazione della Bce, il cosiddetto Srep, possa rallentare il processo di aggregazione tra le popolari: “dovremo cominciare ad abituarci a convivere con una vigilanza più presente ma non credo possa rallentare il processo”. Sicuramente ci vorrà qualche attenzione in più per questa nuova valutazione della Bce.

“Il primo vero esercizio di Srep lo stiamo vivendo in questo periodo. C’è il focus sulla componente del rischio di credito e questo può avere effetti sui ratio patrimoniali”, ha avvertito il banchiere, ricordando che ci sono tanti ambiti che vengono valutati dalla Bce, ma il rischio di credito avrà un peso significativo e quindi c’è qualche rischio che possa avere effetti sui ratio patrimoniali.

 

Fonte: Milano Finanza

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