BANCA CREDIFARMA, NON SOLO FUSIONE. FACCIAMO IL PUNTO
Lo scorso 4 agosto si è tenuto un incontro con l’azienda per fare il punto della situazione sulle criticità verificatesi con le procedure di fusione.
Sostanzialmente l’azienda ha ripetuto quanto detto nell’incontro dell’8 luglio u.s., ovvero che si sta lavorando alla risoluzione ed al recupero dei problemi derivanti dalle carenze del nuovo sistema informatico.
L’azienda ha illustrato i grafici presentati al consiglio di amministrazione di Banca Ifis, nei quali sono stati evidenziati i risultati positivi parziali fin qui realizzati, pur riconoscendo che esistono ancora problemi a cui sarà data risoluzione nei prossimi mesi.
Apprezziamo il riconoscimento verbale espresso dall’azienda verso lo straordinario impegno profuso dai/le colleghi/e negli ultimi mesi. Riteniamo doveroso, tuttavia, riepilogare alcune criticità:
• Sales support, Crediti, Contabilità. Queste funzioni sono ancora pesantemente impegnate nella gestione del back-office (incassi, riconciliazioni, notifiche incasso, etc).
• Operations. Dovendo rispondere ai clienti che chiamano al numero verde, si trovano in difficoltà in quanto non hanno ricevuto una formazione ad hoc. Sono quindi costretti ad improvvisare, rimbalzando giocoforza le richieste ai Sales Manager, i quali a loro volta devono comunicare e coordinarsi con altre funzioni e ritornare infine sull’Operations. Queste ridondanze generano un aumento del carico di lavoro back-office su tutti. Inoltre, il miglioramento che si è riscontrato nella gestione delle problematiche si è avuto anche grazie al supporto del personale somministrato. Nella sede di Bologna il contratto per questi lavoratori scade a settembre e non è in vista un’ipotesi di conferma. Una continuità lavorativa per questi colleghi si rende quindi necessaria (anche con una loro stabilizzazione) viste le nuove attività che a partire da ottobre saranno date in carico ai colleghi di Operations.
E’ chiaro che il lavoro ordinario deve andare avanti, ma non si può far finta di nulla, come se il 2022 fosse un anno come gli altri. Da parte sindacale avevamo sottolineato già nel precedente incontro che tutti coloro che stanno collaborando alla gestione dell’emergenza (non ancora terminata) non riescono a svolgere appieno il loro lavoro. A tale proposito avevamo avuto rassicurazioni che non ci sarebbe stata alcuna pressione commerciale, in particolare sui Sales Manager che DEVONO raggiungere gli obiettivi. La situazione che si è verificata è invece la seguente:
• Gli obiettivi/budget assegnati sono stati comunicati a mezzo mail nel mese di agosto. Numeri impossibili da realizzare in tre mesi, anche nella speranza di tornare a svolgere solo il lavoro di commerciale. In altre funzioni non è pervenuta nessuna comunicazione, ed ancora non sono chiare le mansioni e gli obiettivi assegnati al singolo collega nell’ambito del proprio ufficio.
• In particolare, l’avvicendamento degli AD sia in Credifarma che in Farbanca ha generato una confusione nell’assegnazione degli obbiettivi che sono stati modificati ed i nuovi sono stati comunicati solo nel mese di agosto. Con la fusione la stessa Direzione aveva dato massima priorità alla migrazione dei clienti (firma contratti cc e conto anticipo), riducendo la richiesta di budget. Viceversa, ad agosto sono stati comunicati altri obiettivi di budget! Tenendo conto che il sistema incentivante presentato per il 2022 è costituito dall’80% di risultati quantitativi e dal 20% di risultato qualitativo, l’azienda di fatto applicherà una pesante riduzione fino all’annullamento dei premi di budget che, come è noto, costituiscono una parte consistente del salario dei commerciali. La situazione straordinaria deve prevedere un correttivo straordinario per evitare quanto precedentemente descritto.
• Questo si aggiunge alle mancate risposte alle nostre richieste di chiarimento circa le politiche di assegnazione della macchina aziendale ad uso promiscuo.
• Abbiamo inoltre assistito con sconcerto ad una unilaterale “armonizzazione” in peius da parte aziendale, dove gli ex commerciali Credifarma hanno dovuto restituire le carte di credito aziendali che venivano utilizzate quando si era in missione per il pagamento del carburante, parcheggio, taxi, etc. Di conseguenza tutti i commerciali devono anticipare le spese aziendali utilizzando le carte di credito personali! Questa disposizione sarebbe da rivedere in senso inverso adeguando i commerciali ex Farbanca.
• Precedentemente alla fusione avevamo segnalato le condizioni penose in cui versa la sede di Roma, dall’aria condizionata guasta ai pavimenti rappezzati con il nastro adesivo, alla pulizia scadente ed altro ancora; nulla è stato fatto.
A problemi antichi se ne aggiungono di nuovi!
23 settembre 2022
RSA Banca Credifarma Spa e Segreterie territoriali competenti
FABI – FISAC/CGIL