Inform@fisac settembre 2015 n.1

 

Considerazioni su alcuni aspetti dell’Accordo Quadro di Gruppo

 

Il piano industriale del gruppo BPER è improntato ad una generale riorganizzazione aziendale finalizzata anche ad una riduzione dei costi del persona-le. In quest’ottica vengono interessati anche istituti quali ferie, banca ore, ex festività, ecc. (capitolo 2 dell’accordo, anche su “Fisac.it”).

Ferie. Già nell’anno scorso l’azienda ci aveva coinvolto in merito al rilevante effetto accumulo delle ferie arretrate, in parte determinato anche dalle riorganizzazioni e fusioni dello scorso piano. L’azienda aveva sottolineato il peso degli accantonamenti sostenuti. Noi avevamo rappresentato l’assenza di gestione degli anni pregressi, la carenza di organici, i ritmi frenetici e l’aggravio operativo ad ogni riorganizzazione aziendale. Da questione azienda-le è divenuta questione di gruppo e inserita nel piano industriale. Nell’accordo l’azienda si impegna a consentire la fruizione dell’intero periodo di ferie in corso d’anno. Le variazioni vengono collegate a nuovi riposizionamenti del piano ferie. Si prevede il recupero del 50% delle ferie residue al 31.12.2015 entro il 2016. Già il CCNL norma il diritto alle ferie, a cui rimandiamo integralmente, c’è da considerare che anche il dipendente laddove accantoni le ferie di anno in anno viene penalizzato con un incremento della tassazione, recuperata al momento della fruizione.

Banca Ore. Oltre alla dotazione annuale è incrementata dallo straordinario. Anche qui c’è l’impegno aziendale a permettere la completa fruizione. Si prevede il recupero del totale accumulato fino al 2014 entro il 2015. Anche tale istituto è normato dal CCNL: trascorsi sei mesi dalla maturazione il lavoratore ha diritto al recupero nel periodo prescelto previo preavviso di almeno: 1 giorno lavorativo, per il recupero orario; 5 giorni lavorativi, per recupero tra 1 e 2 giorni; 10 giorni lavorativi, per recupero superiore a 2 giorni.

Ex festività. Fermo l’impegno aziendale alla fruizione in corso d’anno e alle previsioni del vigente CCNL, dal 2016 si chiederà l’inserimento delle ex festività anche nel piano ferie se in aggiunta alla ferie e/o se di un periodo da tre giorni consecutivi in poi. Per questo istituto il risparmio per l’azienda consiste nella fruizione anziché l’ulteriore pagamento di 1/360° della paga annua. Per il dipendente l’evidente vantaggio consiste nel recupero psico-fisico (retribuito come se avesse lavorato).

Nell’accordo sono stati da noi proposti, e dall’azienda condivisi, due ulteriori forme di riduzione di costi per l’azienda e di orario di lavoro per il dipendente. La prima è la “riduzione/sospensione dell’attività lavorativa volontaria per un ammontare pari a 11.000 giorni nell’anno 2016 e 11.000 giorni nell’anno 2017 con accesso al Fondo di Solidarietà” (si viene remunerati al 60%), le cui regole sono da definire entro il 31 dicembre 2015 con un accordo ad hoc. La seconda è la SOCIAL HOUR, riduzione volontaria della prestazione lavorativa non retribuita (settimane/giorni/ore), istituto attivato previo apposi-to accordo, se durante il piano industriale non si dovessero raggiungere gli obiettivi di risparmio perseguiti.

Da quanto finora espresso emerge con chiarezza che per ogni aggravio di costo, ogni eccezione concessa, l’azienda poi chiederà a tutti i colleghi solidalmente di partecipare al processo di risparmio sul costo individuale sostenuto.

Infine un invito: in occasione di autorizzazioni negate di richieste ferie, banca ore, ex festività, contattateci. Rendiamo esigibile l’impegno che l’azienda si è assunta ad organizzarsi per permettere l’intera fruizione dei periodi di recupero psicofisico che ci spettano!

Anna Trovato, coordinamento BPER

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