BPER: utile 6 mesi quasi doppio a 81 milioni
Common Equity Tier 1 sale all’11,51%: ha messo a segno nel semestre un forte aumento delle commissioni nette
In calo del 5,47% a 622,46 milioni il margine d’interesse, mentre sono salite del 4,16% a quota 359,85 milioni le commissioni nette. In miglioramento all’11,51% il Common Equity Tier 1 ratio, che a fine 2014 era all’11,26%, mentre il Tier1 ratio è passato dall’11,29 all’11,55%. Quanto all’intero esercizio il Gruppo prevede una “leggera ripresa” degli impieghi ed una “pressione sui margini”.
L’utile semestrale, relativo al periodo compreso tra aprile e giugno, ha registrato una crescita del 90,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente l’utile è stato pari 81 milioni ed è sostanzialmente raddoppiato rispetto al primo semestre 2014 battendo così obiettivi reddituali previsti all’inizio dell’anno.
Dall’analisi della semestrale si riscontra anche un significativo incremento delle commissioni nette nel semestre (+4,2%) grazie alla buona performance del risparmio gestito e bancassurance (+35,6%) sostenuta da una positiva crescita delle masse. Da segnalare anche che gli accantonamenti su crediti hanno registrato una forte riduzione nel semestre (-28,6% anno su anno) a conferma dell’avvio di una fase di graduale normalizzazione del costo del rischio. La Coverage ratio sui crediti dubbi è aumentata di 111 bps da fine 2014 ed è stata pari al 41,8% (copertura sofferenze +32 bps; copertura inadempienze probabili +185 bps).
Sul fronte patrimoniale, per finire, il CET1 ratio1 Fully Phased pro-forma 2 è stato pari all’11,50% (11,51 %
Phased in) senza considerare gli effetti della validazione dei modelli interni.
Prevedibile evoluzione della gestione: nel corso del primo semestre dell’anno, si sono consolidate le prospettive di graduale ripresa del ciclo economico nel nostro paese, accompagnate da un lento ma progressivo miglioramento del quadro congiunturale e delle attese di crescita del prodotto interno lordo. Nella restante parte dell’anno, la dinamica degli impieghi alla clientela dovrebbe risultare in leggera ripresa, per poi consolidarsi nell’anno successivo grazie a fattori economici e di politica monetaria particolarmente favorevoli. Il livello ancora molto contenuto dei tassi di mercato e la crescente competitività sull’attività tradizionale di finanziamento alla clientela continueranno ad esercitare pressione sui margini che dovrebbe, però, essere parzialmente controbilanciata da un’ulteriore calo del costo della raccolta. Un contributo positivo ai ricavi è atteso dalla componente commissionale che già nel corso del primo semestre ha fatto registrare una performance molto soddisfacente. Il forte rallentamento dei flussi di nuovi crediti problematici registrato nel corso del primo semestre dovrebbe continuare anche nella restante parte dell’anno Il costo del credito è atteso in significativo miglioramento nell’anno in corso e le prospettive complessive di redditività sono attese in sensibile miglioramento rispetto al 2014.
Fonte: Ansa