Venerdì 17 maggio, nella sala conferenze della CGIL – Camera del Lavoro di Cagliari – l’Ufficio Nuovi Diritti della CGIL ha celebrato la Giornata Mondiale contro l’omofobia e la transfobia.
La recente uscita sugli schermi del bellissimo film “Il rosa nudo” del regista cagliaritano Giovanni Coda, che è stato proiettato al termine dell’iniziativa, ha fornito lo spunto per dibattere di una pagina orribile e seminascosta della storia del 900: l’olocausto degli omosessuali nella Germania nazista.
“E’ irrituale che sia un’organizzazione sindacale a presentare un film ma questa irritualità ha un significato e questo significato ha un passato, un presente e un futuro”.ha spiegato Sandro Gallittu, promotore e responsabile dello Sportello Nuovi Diritti della Cgil di Cagliari, “Il significato è presto detto: io credo che ci siaun filo conduttore che lega l’orrore dei campi di sterminio e della storia dei triangoli rosa con l’oggi. E’ un filo conduttore che si snoda attraverso i silenzi delle democrazie europee sull’omocausto; attraverso il mantenimento nell’ordinamento tedesco, fino al 1969, del paragrafo 175, quello che rendeva perseguibili gli omosessuali; un filo conduttore che attraversa i paesi europei che solo negli ultimi anni hanno riconosciuto piena legittimità e (a volte) pieni diritti alle unioni omosessuali ed hanno attuato politiche antidiscriminatorie; un filo conduttore che purtroppo arriva fino ad oggi, in Italia, con le sue tristi vicende di diritti negati…e non si dica che le due vicende sono imparagonabili:sono storie di diritti violati, di discriminazione, di pregiudizio….storie di sangue, allora; di morte civile, oggi. Il filo conduttore è sempre l’omofobia e la transfobia ed è questo il significato dell’ufficio nuovi diritti della CGIL oggi, qui: chi come noi si occupa di laicità dello stato e di lotta alla discriminazione delle persone GLBT guarda con incanto a questo film”.