Teresa Seita (Barbania, TO 1907, Venaria, TO 1984)
Teresa fu un’operaia arrivata a Venaria per lavorare in fabbrica, in una cittadina che ebbe circa 800 partigiani: un’intera generazione di giovani.
Si iscrisse al Partito Comunista ed entrò in una formazione partigiana il cui obiettivo era la formazione politica dei giovani come integrazione della lotta armata di tutti i gruppi partigiani. Operarono in una zona molto rischiosa, presidiata da reparti delle SS, dai battaglioni della Nembo, della “X Mas” e dai Reparti AntiPartigiani. Fu una formazione disarmata: uniche armi i volantini che venivano lanciati davanti alle fabbriche o portati al loro interno da operaie ed operai. Coinvolse un grande numero di persone, soprattutto giovani, quindi i nazifascisti cercarono di annientarla.
Nel gennaio 1945 Teresa fu arrestata con altri cinque compagni, che furono fucilati, mentre lei fu torturata e stuprata barbaramente, ma non parlò.
Alla fine della guerra Teresa continuò Il suo impegno politico per l’emancipazione femminile e fu tra le fondatrici della sezione UDI di Venaria.
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