La proposta di lettura di questa settimana, a cura di Maria Falcitelli che ringraziamo, prende spunto dalla pubblicazione del Rapporto Annuale sul Divario di Genere 2022 per sottolineare l’importanza del lavoro di elaborazione dei rapporti biennali in un quadro di interesse che sul tema della parità di genere – sia a livello contrattuale che politico – appare piuttosto scarso.
Nei giorni scorsi il Fondo Economico Mondiale (World Economic Forum) ha pubblicato il Rapporto Annuale sul Divario di Genere 2022 da cui si evince nuovamente un notevole tempo per colmare il Gap di Genere a livello mondiale: 132 anni !
Non che la notizia sia una novità o mi stupisca ma, per fortuna, ancora mi indigna.
“La crisi del costo della vita sta avendo un impatto sproporzionato sulle donne non solo in termini di perdite nel mercato del lavoro ma anche per l’inadeguatezza delle infrastrutture di assistenza”, queste sono le parole dell’Amministratrice Delegata WEF a cui ognuna di noi può dare riscontro nella vita quotidiana.
E come sta il settore bancario e assicurativo a parità di genere in Italia?
A quanto pare le uniche che si pongono questa domanda, che analizzano i dati pubblicandone i risultati sembra essere il Coordinamento Donne FISAC.
A quanto pare, però, manca ancora l’interesse e quindi un riscontro sia a livello contrattuale che politico.
Per questo che credo sia importante riportare alla mente il lavoro di elaborazione dei Rapporti biennali di alcune delle maggiori aziende ABI e ANIA pubblicato in occasione dell’Assemblea delle Delegate 2020 a cui spero si possa dare un seguito anche rispetto ai dati di questi ultimi anni.
Buona lettura…tanto di tempo ne abbiamo no?
Maria Falcitelli
Link:
- Articolo INGENERE
- il Rapporto completo
- Il percorso della Parità di Genere. Documento dell’Assemblea Nazionale Delegate FISAC del 2020
- Approfondimento specifico sui Rapporti Biennali di alcune grandi aziende ABI e ANIA: