Equitalia: lo sportello amico

Il 2 maggio u.s. l’Amministratore Delegato di Equitalia, dr. Benedetto Mineo, ha inviato una lettera a tutti i Direttori Generali, Regionali e Responsabili di Area Territoriale, invitandoli ad usare più sensibilità nei confronti dei contribuenti debitori in presenza, purtroppo, di una fase economica del Paese difficile. La lettera prende le mosse da un fatto di cronaca che riguardava un piccolo imprenditore che aveva minacciato il suicidio perché sommerso da debiti, in modo particolare verso lo Stato, e che Equitalia doveva riscuotere.

Lo Sportello Amico, introdotto da Equitalia in ogni Provincia, rappresenta il secondo elemento evidenziato nella missiva.

In parole semplici l’Amministratore Delegato ed il management non si impegnano a razionalizzare le modalità per raggiungere gli obiettivi fissati dallo Stato attraverso un rigoroso piano industriale, ma si impegnano o dovrebbero impegnarsi a non incattivire un clima pesante che vive il nostro Paese.

Diciamo “bravo” al Dr. Mineo, ma ci chiediamo perché la lettera, interna, è apparsa il 15 c.m. sulla “stampa che conta” con una enfasi inaspettata? Se era questo lo scopo perché non è stata convocata una conferenza stampa con le testate giornalistiche e televisive per esporre, in quella sede, tutto ciò che coinvolge Equitalia ed i comportamenti che cercherà di assumere, nel rispetto, tuttavia, dei vincoli di legge?

Chiediamo al management di Equitalia: “Perché tanta sensibilità non è stata dimostrata nei confronti del Personale quando subiva vili aggressioni terroristiche e veniva offeso e “sputacchiato” agli sportelli? Perché Equitalia non ha poi dato la giusta enfasi con una lettera analoga a quella del 2 maggio c.a., facendo così sentire la vicinanza della dirigenza a chi è in prima linea?

Lo Sportello Amico è giusto che esista, ma le Esattorie gestite da privati, anche nel passato, non erano così bovine nella riscossione coattiva, e i lavoratori ascoltavano le esigenze dei debitori cercando di dar loro il tempo per risolvere la pendenza tributaria senza troppi traumi.

E’ risaputo che oggi la situazione in Italia è particolarmente pesante, soprattutto per le famiglie con reddito da lavoro dipendente o da pensione e per i piccoli commercianti ed artigiani.

E’ risaputo anche che il 90% delle IMPOSTE da riscuotere sono a carico di contribuenti con debiti di centinaia di migliaia di € e che le cause delle difficoltà che sta attraversando il nostro Paese dipendono anche dall’elevata evasione fiscale, compresa quella scoperta dalla Guardia di Finanza e data in riscossione coattiva, tramite ruoli, ad Equitalia.

I vertici di Equitalia sanno che l’affliggere anche modesti debitori con procedure coattive particolarmente pesanti ci viene imposto da leggi dello Stato, ma ci chiediamo anche se sanno che inchiodare alle proprie responsabilità gli evasori, onde supportare la lotta all’evasione e sollevare da oneri eccessivi i piccoli e più deboli contribuenti, è compito precipuo del management di Equitalia.

Il Dr. Mineo ha fatto una buona azione da “Libro Cuore”, ma perché tanta pubblicità sui giornali ad una lettera che doveva essere interna? È come se una persona caritatevole si mettesse un distintivo all’occhiello e lo mostrasse compiaciuta al mondo intero perché di lui si pensi: “Ma che brava persona!”

Si corre il rischio di ingenerare la convinzione che il personale di Equitalia abbia margini di discrezionalità invece inesistenti per legge e che, conseguentemente, i cittadini nel colloquio con i nostri colleghi pretendano agevolazioni che non possono essere concesse.

Il Management di Equitalia proponga, ora, un sistema di riscossione coattiva più efficiente, faccia sapere ai cittadini italiani quanti miliardi di € Equitalia deve ancora riscuotere e in quali fasce d’importo si collocano questi debiti tributari. Usi gli strumenti che i ruoli consentono per sferzare la politica e invitarla a recepire le idee giuste per combattere l’evasione ed alleggerire i piccoli contribuenti onesti.

Sono decine di milioni i cittadini debitori d’imposta, ma solo poche centinaia di migliaia formano il 90% del riscuotibile! Attendiamo la proposta di un Piano Industriale che consenta a tutti i lavoratori di Equitalia di concentrarsi – da subito – sui “furbi” che hanno sempre vissuto e vivono sulle spalle degli ONESTI ed elabori una seria azione di difesa del Personale di Equitalia, perché lo MERITA!

Roma, 17 maggio 2013
Le Segreterie Nazionali

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