Crédit Agricole: guida al Welfare

3 - Fisac CgilWELFARE: GUIDA ALL’UTILIZZO

Dall’anno 2022 il welfare interessa tutti i colleghi in fase di erogazione del VAP, è quindi importante avere una visione delle varie modalità di fruizione a cui abbiamo associato anche i rispettivi impatti fiscali.

Accedendo al portale di EUDAIMON si hanno una serie di possibilità che di seguito riassumiamo.

CONTO WELFARE: è un conto individuale pari al valore del credito welfare che i beneficiari possono utilizzare tramite l’apposita piattaforma.

ACCESSO PIATTAFORMA WELFARE: da PC aziendale: ON LIFE – TOOL – PERSONE- WELFARE, opzionare la scelta personale. Si può accedere anche da device personale, tramite app welfare experience; a questo proposito alleghiamo con file a parte le istruzioni.

BENEFICIARI DELLE QUOTE WELFARE: si può utilizzare il Conto Welfare per il rimborso di spese relative a dipendenti e familiari. Per familiari si intende:
– Coniuge non separato né convivente di fatto;
– Figli, anche adottivi e, in loro mancanza, i discendenti prossimi es nipoti
– Genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi es. nonni
– Generi e nuore;
– Suocero e Suocera;
– Fratelli e Sorelle.

SPESE RIMBORSABILI: di seguito un breve elenco delle spese rimborsabili con, a fianco, la specifica se le stesse sono detraibili e l’eventuale soglia. Questo perché, come ricordiamo, le spese rimborsate utilizzando il Conto Welfare non possono poi essere portare in detrazione dei redditi.
– rette asili nido pubblici e privati (detraibili fiscalmente. Unica eccezione relativa alla fruizione del Bonus Asilo Nido. In questo caso si potrà chiedere il rimborso della quota parte di retta non rimborsata con l’erogazione INPS del Bonus);
– spese per servizi di mensa connessi a servizi di educazione ed istruzione (detraibili fiscalmente);
– servizi baby sitting con regolare contratto di lavoro (i contributi INPS versati per la baby sitter possono essere dedotti per massimo euro 1.549,37);
– rette di frequenza alla scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria, private e pubbliche di ogni ordine e grado (detraibili fiscalmente);
– spese per libri di testo per scuola primaria secondaria (tranne i libri prescritti per compiti vacanze estive) e testi universitari (non detraibili fiscalmente);
– rette e tasse universitarie (detraibili entro limiti definiti in base all’indirizzo disciplinare di studi e dalla collocazione territoriale dell’Università)
– master e corsi universitari di specializzazione post laure; (detraibili fiscalmente);
– spese relative a gite didattiche (non detraibili fiscalmente);
– costi del servizio di trasporto scolastico (detraibile fiscalmente);
– spese per frequenza di corsi lingua straniera in Italia e all’estero, purché integrativi rispetto alla formazione scolastica (non detraibili fiscalmente) In relazione a questo segnaliamo che non sono rimborsate le spese accessorie (es: vitto alloggio, trasporto);
– spese per frequenza scuola all’estero purché riconosciute in Italia (non detraibili fiscalmente);
– spese per i centri estivi e invernali, svolti nel comune di residenza, (non detraibili fiscalmente);
– spese per servizi di assistenza a familiari anziani (75 anni compiuti) o non autosufficienti; in caso di non autosufficienza il beneficiario dovrà fornire idonea documentazione, (detraibili fisicamente).
– Abbonamento per il trasporto locale, regionale, interregionale, purché si tratti di titoli di viaggio nominativi (detraibili fiscalmente nel limite massimo di 250 euro annui)

NB: in relazione alle spese per scuola infanzia, primaria e secondaria è possibile portare in detrazione dall’Irpef un tetto massimo di 800 euro per ogni figlio studente di scuola di ogni ordine e grado (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria)

RIMBORSO INTERESSI PASSIVI DERIVANTI DA MUTUO: possibilità di utilizzare welfare integrativo e/o aggiuntivo, per abbattimento tasso interesse mutuo ipotecario. (non è fruibile per prestiti personali e mutui chirografari).

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO: Ad ogni richiesta di rimborso occorre sempre allegare i seguenti documenti:
Fattura / ricevuta / scontrino fiscale / quietanza di pagamento/ mav / piano ammortamento mutuo ed iban / bollettino di conto corrente. Va indicata la tipologia spesa sostenuta, il soggetto che ha sostenuto la spesa, i dati anagrafici del familiare che ha sostenuto la spesa.

N.B.: documenti spesa relativi al 2020/2021 possono essere rimborsati purché non siano stati inseriti in detrazione fiscale.

Quando si utilizza il Conto Welfare per spese occorre conservare tutta la documentazione fino alla fine del sesto anno solare successivo a quello in cui la spesa è stata rimborsata, per eventuali controlli da parte del datore di lavoro.

IMPORTANTI NOVITÀ 2022:

WELFARE e BUONI SPESA: possibilità di convertire il premio welfare in buoni spesa nei limiti di legge dei 258,23 euro. Se si dovesse superare tale limite tutto l’importo sarà sottoposto a tassazione e contribuzione previdenziale. È necessario considerare anche la quota eventualmente riveniente dall’utilizzo personale del cellulare aziendale e/o altri benefit aziendali.

I buoni saranno spendibili entro il 30 novembre 2022 sia online sia nei punti vendita convenzionati. È possibile trovare tutti i Buoni Acquisto, suddivisi per area, nella categoria RISPARMIO E PREVIDENZA .
• Buoni Acquisto Carburanti e Alimentari
• Buoni Acquisto Shopping
• Buoni Acquisto Tempo Libero

Le richieste dei buoni non sono annullabili.

WELFARE e BUONI BENZINA AGGIUNTIVI: sempre in relazione alla quota welfare viene colta l’opportunità della recente previsione normativa di inserire anche una previsione di utilizzo in Buoni Benzina nel massimale di 200 euro annui. Le verifiche fiscali hanno dato esito positivo per cui nel è previsto:
• l’utilizzo dei buoni spesa come sopra illustrato (fra i buoni spesa ci sarà cmq anche la possibilità di spesare il carburante) nel limite del Fringe Benefit (258,23 euro)
• la possibilità di chiedere ulteriori 200 euro esclusivamente in Buoni Benzina.

SPESE GENERICAMENTE NON RIMBORSABILI: di seguito un breve elenco di voci di spesa GENERICAMENTE NON RIMBORSABILI dal Conto Welfare.
Genericamente perché possono rientrare fra le voci rimborsabili solo se in specifica convenzione presente in piattaforma welfare.
– spese per nidi condominiali e nidi famiglia;
– spese per la cura e igiene del bambino;
– spese per collaboratori familiari generici;
– spese per test ingresso università, corsi di laurea non riconosciuti;
– spese per corsi di formazione professionale;
– spese per servizi di convitto o semiconvitto;
– spese per scuole di recupero anni scolastici;
– spese per master o corsi di specializzazione non riconosciuti legalmente;
– spese per corsi, attività sportive e ludiche;
– spese per servizi di mensa non connessi a servizi di educazione ed istruzione;

SCADENZA UTILIZZO WELFARE: l’eventuale credito inutilizzato nel 2020 sarà fruibile fino al prossimo 15/11/2022; il credito maturato nel 2021 sarà utilizzabile entro il 13/11/2023; se non verrà utilizzato in tali scadenze, il credito residuo sarà in automatico destinato al fondo pensione.

WELFARE e FONDO PENSIONE: in qualsiasi momento, anche prima della scadenza del periodo sopra citata, è possibile accedere alla piattaforma e destinare parte o tutta la quota welfare al Fondo Pensione. A questo proposito ricordiamo che quanto destinato al Fondo è detraibile fiscalmente nel limite massimo dei 3.000,00 euro da aggiungere ai 5.164,57 euro annui.

RIFERIMENTI: per eventuali necessità è possibile contattare la piattaforma Eudaimon ai seguenti riferimenti:

NUMERO VERDE 800978328
MAIL mondowelfare@eudaimon.it

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