Emma Fighetti Quinteri (Milano, 1911-2019)
In un’intervista del 2015 Emma racconta: «Preparavo la colla con acqua e farina e la distribuivo ai ragazzini che dovevano affiggere sui muri i volantini contro i fascisti. In tanti sono sfuggiti alla cattura passando attraverso il solaio di casa mia. Erano giovani che non volevano essere reclutati nell’esercito o partigiani braccati».
Nella sua sartoria svolse una rischiosa attività clandestina, nascondendo partigiani, supportando la propaganda, raccogliendo fondi.
Rubava i ritagli di stoffa alle donne dei gerarchi e li rivendeva per finanziare la lotta partigiana.
Il 26 aprile 1945 salì sul palco della Casa del Popolo di Baggio e prese la parola prima di tutti, con l’imbarazzo dei partigiani presenti (una donna che fa il primo discorso!) ma non osarono togliergliela.
Amava definirsi “sovversiva”, e conservò per tutta la sua lunga vita la foto del 25 aprile in cui sfilava in bicicletta con le compagne dei GDD (seconda da sinistra).
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