BPER guarda a BPM e banche Valtellina, MPS fuori portata
Sono tre le strade che si aprono dinanzi a Banca Popolare dell’Emilia Romagna e portano tutte in Lombardia. “Auspico aggregazioni ma percorso richiede tempo”
(ANSA) Il numero uno della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Alessandro Vandelli, intervenendo a margine del Retail Banking Conference organizzato dal Sole 24 Ore e da Accenture, ha fatto il punto in merito al dossier fusioni che vede, chiaramente, anche la sua banca in prima linea.
Il manager ha affermato che non c’è assolutamente alcuna fretta nel chiudere un accordo anche perchè il percorso per una eventuale fusione non è certamente semplice in quanto vanno tenuti in considerazione molti aspetti.
Riferendosi poi alle possibili papabili, Vandelli ha fatto riferimento alla Banca Popolare di Milano, alla Banca di Sondrio e al Creval come i 3 istituti certamente più interessanti mentre ha messo a tacere ogni voce che porta verso Monte dei Paschi. “BPM è una bellissima realtà, non lo scopro io. Ha anche tutta una serie di combinazioni positive con noi” ha affermato Vandelli che ha poi aggiunto che “sia la Banca di Sondrio che il Credito Valtellinese sono due bellissime banche in bei territori e con cui abbiamo tantissimi punti in comune“.
“Credo che il sistema riuscirà ad esprimere qualche aggregazione. Lo auspico e spero che riguardi anche noi. Non nego che però è un percorso difficile e che richiede tanto impegno”.
Bper è sempre vigile sul mercato delle M&A, in attesa di un’operazione “giusta e che fa fare un saldo dimensionale e cambiare il posizionamento competitivo”. Come riportato dalle agenzie di stampa, infine Vandelli si è soffermato anche su Monte dei Paschi, affermando che l’istituto di credito di Siena non è la “size” per Bper e che non è alla loro portata, nonostante abbia effettuato un buon percorso di risanamento.