Con il Decreto 186/21 sarà più facile prevenire, accertare e contrastare il riciclaggio. E questo grazie alla sburocratizzazione dei flussi finanziari tra i Paesi Ue. Infatti l’accesso ai conti bancari ed alle movimentazioni di denaro potrà avvenire direttamente tra le Polizie valutarie europee senza più i vincoli di un istanza da parte delle Autorità giudiziarie.
Con l’introduzione del nuovo Decreto, all’analisi delle Segnalazioni di operazioni sospette si aggiunge, infatti, una cooperazione internazionale più fluida, che si affianca alle analisi pre-investigative, alle ispezioni ed alle informazioni raccolte nei procedimenti giudiziari, e consente di mettere maggiormente in luce i reati di natura fiscale.
Il nuovo Decreto legislativo disciplina gli scambi informativi tra l’Unità di Informazione finanziaria (Uif Bankitalia), gli Organi investigativi ed Europol per consentire un uso più ampio delle informazioni e delle analisi finanziarie a supporto delle indagini. In particolare l’art.6 del Decreto attua le previsioni dell’art.10 della Direttiva europea 2019/1153 concernente i rapporti tra Autorità competenti dei diversi Paesi membri.
In pratica il Nucleo speciale di polizia valutaria riscontra le richieste motivate, presentate dalle Autorità competenti estere, trasmette le informazioni finanziarie e le analisi finanziarie (ricevute dall’Uif) quando siano necessarie per prevenire, accertare, contrastare il riciclaggio ed i reati presupposto associati. Si tratta, dunque, di un flusso di comunicazioni che implementa le funzioni di raccordo informativo del reparto speciale della Guardia di Finanza.
E’ previsto anche un impulso nuovo all’Ente antiriciclaggio della Banca d’Italia, in quanto potrà (in casi urgenti ed eccezionali) scambiare informazioni finanziarie con le Financial intelligence units di altri Paesi ed usufruire di un potenziamento della cooperazione di indagini di polizia anche con l’Arma dei Carabinieri in linea con quelle già individuate in materia di Antiriciclaggio.