UNA RIFLESSIONE: Human Library per combattere il pregiudizio
È come entrare in una Biblioteca dove invece di prendere in prestito un libro da leggere prendi in prestito una persona da ascoltare per venti minuti.
Praticamente il libro è la persona che racconta la sua storia.
Le persone che fanno parte del catalogo raccontano le proprie storie di vita sedimentata .
Diversamente dal libro di carta, il libro vivente permette al lettore di interfacciarsi con l’autore e di fare domande.
Perciò il titolo è sempre lo stesso, ma la storia raccontata può variare a seconda dell’interazione con il lettore.
La lettura può essere in ogni caso interrotta in qualunque momento anche per “proteggere” il libro.
Ogni Humanlibray dura di circa due ore.
Nel catalogo dei libri viventi ci sono persone selezionate attraverso il criterio del pregiudizio: come ti vesti, come sei pettinato, qual è la tua prestanza fisica, il tuo orientamento sessuale, ecc.
Human Library seleziona i titoli da mettere a catalogo sulla base della formazione e del parlare di se’, del pregiudizio che gli altri manifestano in modo marcato perché l’obiettivo, riconosciuto anche a livello europeo, è di combattere il pregiudizio.
Alcuni titoli sono molto diretti e sono sempre scelti dall’autore.
Riguardano il gioco d’azzardo, l’omosessualità, la droga, il carcere, lo straniero, la vigilessa, l’immigrata.
Nel mio caso ho scelto di intitolarmi “Abilmente diverso”.
Per leggere questi libri viventi occorre andare in biblioteca a scegliere tra i circa 100 titoli disponibili in Toscana, che è un riferimento per tutta Italia.
Chi fosse interessato può contattarci presso l’associazione Pandora (Pandora.cultura.3@gmail.com) oppure chiamando Sandra Gambassi al 3355371139.
Ci vediamo in Biblioteca
Andrea Romoli