Oplà n°23 – Il premio variabile


OPLÀ: Premio variabile – una conquista che ci tengo a raccontare


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Nel dicembre 2020 è stato stipulato un accordo tra rappresentanze sindacali ed aziendali contenente un passaggio a dir poco epocale: l’eliminazione del principio per il quale non si poteva trattare nulla che riguardasse la parte variabile per i produttori (art. 82 CCNL e seguente).
Possiamo dire che questo evento si è verificato per un intervento fortemente voluto da FISAC CGIL ed ha prodotto l’abbattimento di un muro.
È una conquista che prima di tale data non era neppure immaginabile.
Come ci siamo arrivati?
Il 2020 si era aperto con la presentazione del nuovo modello OP alla cui applicazione ‘tout court’ ci siamo opposti e ben ne abbiamo avuto ragione considerando che subito dopo è scoppiata la pandemia.
Nel corso di tutto l’anno abbiamo ragionato con l’Azienda ottenendo una serie di riconoscimenti e garanzie riportati nell’accordo che ci hanno consentito di individuare nell’avvio sperimentale del nuovo modello opportunità e tutele valide.
In particolare superare l’inviolabilità della contrattazione di parti economiche variabili come premi ed incentivi ci consente per il presente ed il futuro di avere un riconoscimento del lavoro svolto da tutto il comparto non legato a performances individuali..
Importante è correttamente iscrivere l’Istituto nel nuovo CCNL e far in modo di potenziarlo grazie all’intervento dei nostri coordinatori e segretari nazionali allo scopo di sviluppare maggiormente una contrattazione della componente variabile del reddito (rappel, gare) .
Consapevole che l’importo del premio variabile oggi è molto distante da quello percepito dai colleghi che operano in altri ambiti aziendali sono lieta che finalmente a livello concettuale ci sia un’equiparazione nei diritti e negli istituti analogamente a quanto avvenne quando, finalmente, venne riconosciuto il dono natalizio anche ai figli dei produttori.
Tutti dobbiamo essere orgogliosi del significato che questo premio rappresenta in termini di dignità e rispetto perché è una pietra miliare.
E’ su una pietra che si può costruire ed incrementare il valore nel tempo.
È una certezza rispetto a promesse aleatorie del passato.
È una busta paga da non dimenticare.

Elisabetta Masciarelli
Coord. Naz. OP FISAC Generali Italia

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