BFF Bank: povero VAP!

3 - Fisac Cgil

Con estremo stupore nei giorni scorsi i colleghi che avevano scelto di convertire il Premio di Risultato (VAP) al welfare, utilizzando la piattaforma Edenred, hanno ricevuto una comunicazione da parte dell’azienda in cui venivano avvisati che il VAP non poteva essere convertito in servizi Welfare a causa del mancato incremento del risultato raggiunto dagli indicatori presi a riferimento, e pertanto sarebbe stato erogato, con tassazione ordinaria, con la busta paga di maggio.

Pur consapevoli che questa decisione sia in linea con la normativa in vigore, non comprendiamo invece come questa informazione venga fornita così tardivamente, ma soprattutto non comprendiamo e non condividiamo il motivo per cui l’Azienda non voglia consentire ai lavoratori di optare per il versamento del VAP al Fondo Pensione – integralmente deducibile nel limite dei 5.164,57€ annui – negando altresì al lavoratore di ricevere il contributo maggiorativo a carico azienda (dal 3% al 9%, in funzione della quota versata), previsto dall’accordo di Armonizzazione (nulla rileva a questo fine il fatto che, per scelta unicamente aziendale, la conversione del VAP al fondo dovesse avvenire tramite piattaforma Edenred).

I lavoratori BFF così, oltre al danno per il mancato raggiungimento degli obiettivi, avranno anche la beffa di non poter godere della maggiorazione aziendale per il versamento al fondo pensione, importi che andranno invece ad incrementare probabilmente gli utili milionari degli azionisti!

Riteniamo anche questa una ennesima violazione degli accordi, ricordando quanto indicato in merito al punto 16 dell’Accordo sul Premio Aziendale siglato a maggio 2021:

“Resta fermo che, nel rispetto della normativa tempo per tempo vigente, l’importo relativo al premio aziendale potrà essere destinato, nel suo ammontare complessivo, al Fondo di Previdenza Complementare a cui il dipendente interessato risulti iscritto alla data di erogazione del premio stesso.”

Il lavoratore, a nostro avviso, aveva pieno diritto ad essere interpellato dall’azienda ed esprimere la propria scelta, senza doversi sobbarcare l’onere di effettuare un versamento volontario al fondo pensione, anticipando la somma che verrà trattenuta in busta paga a titolo di IRPEF, da aggiungere al netto del VAP, per poter godere appieno della deducibilità (somma che poi verrà restituita sulla dichiarazione dei redditi presentata nel 2023).

L’azienda, raccolta la volontà del dipendente, avrebbe dovuto versare direttamente al fondo pensione di riferimento l’importo del premio, senza oneri e in modo trasparente per il lavoratore, così come già avviene abitualmente, gestendo gli aspetti fiscali automaticamente nella successiva CU riferita i redditi 2022.

Ribadiamo che la previdenza complementare è uno dei principali strumenti di welfare aziendale: alle richieste delle OO.SS. l’Azienda ha opposto un netto rifiuto, senza fornire motivazioni sostenibili!
Quanti altri soprusi siamo disposti ancora a tollerare???

27 maggio 2022

Le OO.SS. di BFF Bank

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