Come noto, la regione ha varato un piano per il riordino delle partecipate che oltre alla cessione ai privati del controllo di Fidi Toscana, prevede il rafforzamento societario, di attività e di personale della società “in House” Sviluppo Toscana, 75 dipendenti, sedi a Firenze, Livorno, Massa, Piombino.
In attesa della definizione dei piani industriali delle società e, per quel che riguarda Sviluppo Toscana del rinnovo degli organi societari (l’Amministratore Unico è da tempo scaduto e in prorogatio), giungono a scadenza i contratti a termine di diversi lavoratori (alcuni già nei mesi scorsi), si aprono numerosi e incomprensibili procedimenti disciplinari, con deterioramento del clima interno tale da portare a tre uscite per dimissioni negli ultimi due anni, non si danno risposte alle legittime richieste dei lavoratori sulla attività da remoto – a nostro giudizio – in palese violazione del CCNL.
Vista l’assoluta singolarità della situazione societaria, abbiamo provveduto a richiedere al Presidente a Giani e all’Assessore Marras un incontro urgente al fine di discutere delle prospettive dell’azienda, responsabile tra le altre attività del controllo e istruttoria dei fondi comunitari e della sorte di lavoratori altamente professionalizzati che hanno svolto periodi di alcuni anni come precari e che non possono vedere interrotto il loro rapporto di lavoro in modo burocratico.
Si terranno assemblee dei lavoratori per la valutazione di successive opportune azioni.
FISAC CGIL
FIRST CISL
RSA ST
Lavoro:’in attesa Regione rischi 10 addetti Sviluppo Italia’
Cgil e Cisl chiedono incontro con Giani e Marras
27 Maggio , 11:58
(ANSA) – FIRENZE, 27 MAG – “In attesa dei piani della Regione” per Sviluppo Italia, “i lavoratori a termine vanno a casa, a rischio in 10”. E’ quanto affermano in una nota congiunta Fisac Cgil e First Cisl che “lanciano l’allarme sulla ‘singolarità della situazione societaria’ (tra le criticità, anche provvedimenti disciplinari e attività da remoto)” e chiedono un incontro al presidente della Toscana Eugenio Giani e all’assessore regionale Loenardo Marras. “Come noto – si legge nella noto dei sindacati -, la Regione ha varato un piano per il riordino delle partecipate che, oltre alla cessione ai privati del controllo di Fidi Toscana, prevede il rafforzamento societario, di attività e di personale della società ‘in house’ Sviluppo Toscana, 75 dipendenti, sedi a Firenze, Livorno, Massa, Piombino”. “In attesa della definizione dei piani industriali delle società e, per quel che riguarda Sviluppo Toscana, del rinnovo degli organi societari (l’amministratore unico è da tempo scaduto e in prorogatio), giungono a scadenza i contratti a termine di dieci lavoratori (alcuni sono già scaduti già nei mesi scorsi), si aprono numerosi e incomprensibili procedimenti disciplinari, con deterioramento del clima interno tale da portare a tre uscite per dimissioni negli ultimi due anni, non si danno risposte alle legittime richieste dei lavoratori sulla attività da remoto, a nostro giudizio, in palese violazione del Contratto nazionale. Vista l’assoluta singolarità della situazione societaria, abbiamo provveduto a richiedere” a Giani e a Marras “un incontro urgente al fine di discutere delle prospettive dell’azienda, responsabile tra le altre attività del controllo e dell’istruttoria dei fondi comunitari e della sorte di lavoratori altamente professionalizzati che hanno svolto periodi di alcuni anni come precari e che non possono vedere interrotto il loro rapporto di lavoro in modo burocratico. Si terranno assemblee dei lavoratori per la valutazione di successive opportune azioni”. (ANSA).