BPER, utile netto a 125 milioni (+65%)
Un dato di rilievo nonostante l’accordo sul personale. L’Ad Vandelli: «Redditività attesa in miglioramento sul 2014»
Il Cda di Bper Banca ieri ha approvato il resoconto trimestrale al 30 settembre scorso, caratterizzato da un utile netto complessivo nei nove mesi in aumento del 65% a 125,1 milioni, al netto degli oneri che riguardano la manovra del personale. L’utile netto contabile è pari a 88,7 milioni. Le commissione nette denotano un rilevante incremento nei nove mesi (+4,5%) grazie alla buona performance della componente relativa al risparmio gestito e Bancassurance (+37%). Il margine di interesse è invece in contrazione del 5,5% nel periodo, ma la banca sottolinea che è più che compensato dalla forte riduzione delle rettifiche nette su crediti (-26,8%). Salgono le commissioni nette a 537,7 milioni (+4,5%).
L’Ad Alessandro Vandelli ha così commentato il resoconto: «Considero molto positivo il risultato nei primi nove mesi dell’anno con un utile netto pari a 125 milioni, in crescita del 65% se depurato dai rilevanti costi non ricorrenti (54 milioni di euro) riferibili alla firma dell’accordo sindacale sul personale dello scorso agosto. Questo risultato conferma che la strada intrapresa per il ritorno a un sostenibile livello di redditività è corretta. Un aspetto positivo è il forte calo delle rettifiche nette su crediti, in linea con quanto previsto per il 2015, grazie sia al miglioramento del contesto economico sia alla decisa azione di ricomposizione del profilo di rischio del nostro portafoglio crediti. Nell’ultimo trimestre registriamo segnali positivi, per la prima volta dopo oltre due anni di cali consecutivi, rilevando una lieve inversione di tendenza del trend degli impieghi, accompagnata da una forte accelerazione nelle nuove erogazioni di credito a famiglie e imprese con una percentuale che supera il 50% rispetto al 2014, mentre dal lato della raccolta continua il significativo sviluppo dell’attività relativa al risparmio gestito. Permangono ottimi sia la posizione di liquidità sia il profilo patrimoniale del Gruppo, ben al di sopra del minimo regolamentare. Nel positivo contesto appena delineato, procede a pieno ritmo l’attuazione delle azioni previste dal Piano industriale 2015-2017 a circa 10 mesi dalla sua presentazione al mercato. Ricordo la riorganizzazione della rete distributiva con la chiusura delle prime 30 filiali sulle 130 previste e la imminente costituzione della società consortile destinata alla gestione delle sofferenze del Gruppo bancario che sarà pienamente operativa all’inizio del 2016».
«Il forte rallentamento dei flussi di nuovi crediti problematici – ha aggiunto Vandelli – dovrebbe continuare anche nell’ultima parte dell’anno. Le prospettive di redditività sono attese in miglioramento rispetto al 2014».