dal sito fisacgruppointesasanpaolo.it
Al Datore di lavoro di
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Dr. Fabio Rastrelli
Al R.S.P.P. di
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Arch. Dario Russignaga
Ai Medici Coordinatori ISP
Dott. Maurizio Coggiola
Dott. Paolo Carrer
Torniamo nuovamente sul tema in oggetto poiché riteniamo che il complesso di scelte poste in essere dall’azienda non risulta coerente con gli obblighi e le indicazioni formulati in merito dal legislatore e dal Ministero della Salute; disposizioni tuttora valide nonostante la fine dello Stato di Emergenza e pertanto riteniamo al di fuori dalle norme la scelta aziendale di non eseguire sempre le sanificazioni straordinarie in caso di presenza di colleghi positivi nei luoghi di lavoro.
Le pulizie ordinarie effettuate giornalmente non osservano i livelli minimi previsti dalla legge per ottenere un effetto sanificante e virucida, e pertanto la nostra richiesta è di adeguamento a quanto previsto dalle indicazioni ISS.
Ad integrazione della presente alleghiamo alcuni nostri lavori di ricerca e studio a tal fine.
E’ evidente l’inadeguatezza del Capitolato dei Servizi alle Persone (si veda allegato 2, in calce alla presente), che solo recentemente ci è stato reso disponibile, peraltro in maniera parziale. Un testo evidentemente tarato per periodi non pandemici: le pulizie giornaliere non hanno e non possono avere un efficace effetto virucida. I prodotti utilizzati sono del tutto inadeguati a queste finalità nonché alle previsioni di legge.
Non risulta neppure adempiuto l’obbligo di rendere edotto il personale – tramite specifici momenti formativi e con opportune comunicazioni ai RLS – circa le caratteristiche e le modalità di utilizzo e stoccaggio dei prodotti chimici presenti nei luoghi di lavoro.
E’ necessario pertanto che l’Azienda renda finalmente accessibile a tutti le schede di utilizzo e le schede di sicurezza, come peraltro raccomandato anche da ASL intervenute sul tema, affinché si inneschi un sistema virtuoso nel quale ogni collega, oltre ad essere al corrente dei rischi connessi all’uso dei prodotti, sia anche in grado di rendersi conto se l’attività delle ditte appaltatrici si stia dispiegando o meno nel rispetto delle disposizioni di legge, anche al fine della mitigazione del rischio di contagio.
Riteniamo che la sanificazione periodica dei terminali degli impianti aeraulici sia non solo obbligo discendente delle attuali indicazioni di legge contro la pandemia, ma anche strumento da adottare in via permanente a corretto presidio di un rischio biologico sempre presente in uno scenario cosiddetto “New normal”, nel quale potrebbero ripetersi con maggiore frequenza eventi pandemici.
Riteniamo che l’azienda non stia assolvendo al preciso obbligo di verificare che le ditte appaltatrici eseguano il mandato ricevuto con l’impegno necessario e nel rispetto di tutte le disposizioni di legge connesse all’incarico ricevuto.
Per le ragioni sopra esposte chiediamo di:
- Istituire nuovamente una attività di sanificazione straordinaria dei luoghi di lavoro, da effettuare inderogabilmente ogniqualvolta vi abbia soggiornato una persona positiva e l’azienda ne sia venuta a conoscenza entro 72 ore dall’ultimo accesso;
- Modificare le condizioni di ingaggio delle ditte appaltatrici, consentendo ai RLS di formulare le loro osservazioni prima del rinnovo dei Capitolati;
- Disporre una effettiva e profonda pulizia di tutte le parti terminali degli impianti aeraulici, seguita da sanificazione con prodotti certificati virucidi, con cadenza almeno bimestrale, sempre assoggettata a puntuali controlli di corretta esecuzione.
Milano, 20/5/2022
RLS del GRUPPO INTESA SANPAOLO