Banca Credifarma: (con)fusione totale

3 - Fisac Cgil

COMUNICATO SINDACALE

A neanche un mese dalla partenza della nuova realtà Banca Credifarma, risultato dalla fusione tra Farbanca e Credifarma, già sono venute a crearsi una serie di pesanti problematiche:

• La formazione dei colleghi al nuovo sistema informatico è stata fatta post fusione quando ormai si era in produzione;

• I lavoratori delle strutture Banca Credifarma sono sottoposti a situazioni prolungate di grave stress a causa del mal funzionamento del sistema informatico nelle sezioni primarie dell’operatività, causando un enorme disservizio e gravi danni alla clientela, la quale revoca il rapporto con l’Istituto e/o ha intrapreso le vie legali;

• I lavoratori lamentano mancanza di procedure chiare ed efficaci finalizzate all’organizzazione del lavoro; si riscontrano troppo spesso direttive da parte dei vertici aziendali che vanno in contrasto tra loro, generando in questo modo ulteriore caos e difficoltà nel garantire risposte esaustive alla clientela creando anche difficoltà nell’organizzazione del lavoro;

• Nei locali della sede di Roma si assiste ad un sovraffollamento di personale, purtroppo anche l’elevato numero di contagi di un recente passato, riteniamo ne sia una tragica ed inconfutabile certificazione. Chiediamo quindi una necessaria verifica, il riscontro ed un’immediata soluzione del rispetto delle norme di salute e sicurezza e prevenzione covid;

• L’invio di una comunicazione alla clientela con l’indicazione di rivolgersi ai Sales Manager (evidenziando il numero di cellulare) per tutte le problematiche emerse in questo periodo senza fornire agli stessi gli elementi adeguati a risolvere quanto emerso, ha generato un carico di lavoro ingestibile.

• In vari settori, della neonata azienda, assistiamo ad una dilatazione dei tempi di lavoro (anche da remoto), un constante contatto sui telefoni mobili aziendali e talvolta anche privati in orari non consoni da parte della clientela che riversa tutto il proprio malcontento. Lo spirito di abnegazione e dedizione del personale anche in spregio delle previsioni in materia di disconnessione dura ormai da troppo tempo e non può sopperire alle mancanze aziendali.

• La disorganizzazione aziendale e i carichi di lavoro non hanno inoltre consentito ancora di stabilire un doveroso e puntuale piano ferie

• Auspichiamo inoltre che, come dagli accordi di fusione appena firmati “…regolamenti, normative interne, usi e prassi aziendali vigenti solo ed esclusivamente presso la Capogruppo Banca Ifis S.p.A., che annullano e sostituiscono gli accordi e/o i regolamenti aziendali e/o le normative interne, gli usi e le prassi aziendali vigenti nelle Società coinvolte nell’Operazione” vengano applicati in maniera tempestiva anche alla neonata Banca Credifarma.

Il Sindacato aveva evidenziato già prima dell’avvenuta fusione alcune problematiche e segnalato altre che sarebbero potute accadere proprio per evitare la situazione che invece si sta tristemente palesando.

Le lavoratrici ed i lavoratori di questa azienda sono i primi ad essere preoccupati per l’impatto sulla clientela che sta avendo questa operazione societaria. Il sindacato al loro fianco non può tollerare carichi di lavoro e di stress di questo tipo, ed è fortemente preoccupato per le ricadute sull’andamento aziendale.

Questa situazione che sta impattando fortemente sui risultati non deve assolutamente sfociare in un aumento delle pressioni commerciali.

Necessitano interventi urgenti e concreti per risolvere le problematiche in modo strutturale e tempestivo, ed è altrettanto evidente che nessuna responsabilità e nessuna contestazione potranno essere rivolte ai singoli colleghi per l’insieme dei disservizi patiti dalla clientela, disservizi dovuti invece ad una carenza organizzativa sotto gli occhi di tutti.

LE O.O.S. S. sono pronte a mettere in atto tutti gli strumenti per difendere il lavoro e i loro clienti.

Distinti saluti.

R.S.A. FABI – FISAC/CGIL
BANCA CREDIFARMA

 

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