F ederazione I taliana S indacale A ssicurazioni C redito |
||
Segretario Generale segreteriagenerale@fisac.it |
amegale@fisac.it segreteriagenerale@fisac.it |
Dichiarazione di Agostino MEGALE, Segretario Generale della FISAC/CGIL
Megale: banche i crisi dalla parte dei lavoratori e dei piccoli risparmiatori.
La FISAC /CGIL, in raccordo con le altre Organizzazioni sindacali di Categoria, è a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dei gruppi creditizi BANCA MARCHE, ETRURIA-LAZIO, CARIFERRARA, CARICHIETI.
Poniamo forte attenzione al rigoroso e totale rispetto dei contratti di lavoro e degli accordi sindacali, alle procedure e ai confronti previsti dai contratti e dalle leggi.
Siamo vicini alle migliaia di piccoli risparmiatori e correntisti che hanno investito nelle obbligazioni subordinate di Banca Marche, Etruria-Lazio, Cariferrara, Carichieti.
Nell’accogliere positivamente l’intervento del Governo, che elimina il rischio di provvedimenti di liquidazione coatta amministrativa e tutela tutti i correntisti, dobbiamo, però, constatare le conseguenze estremamente negative per i risparmiatori, i detentori delle c.d. “ obbligazioni subordinate “.
Sono migliaia di cittadini , tantissimi piccoli risparmiatori, i quali hanno investito nella banca del territorio, quella cui hanno da sempre riposto fiducia e affidato risparmio.
Il Personale delle 4 banche – quello a più diretto contatto con il pubblico – sta affrontando in questi giorni, in condizioni di solitudine e di tensione, le proteste dei risparmiatori. Le lavoratrici e i lavoratori proseguono il rapporto di lavoro alle dipendenze delle nuove banche ma permane forte l’incertezza sul futuro, dopo lunghi mesi di attesa e di massimo impegno per salvaguardare il rapporto di fiducia con la clientela.
Risparmiatori e lavoratori pagano le responsabilità di altri soggetti ( in primis di amministratori e di politici spregiudicati, in un contesto di collusione e corruzione da accertare e perseguire ) e di coloro che hanno ottenuto credito facile e abbondante, senza averne il merito e, soprattutto, senza avere reinvestito nel lavoro, nell’impresa e nella produzione.
Non basta avere evitato la liquidazione delle 4 banche. Ora va predisposto e presentato un progetto strategico, che dica on chiarezza cosa si intende fare e come si intende fare banca nei territori di riferimento, aprendo il confronto.
Il Parlamento dovrà convertire in legge il decreto del Governo entro 60 giorni.
Alle Istituzioni e al Parlamento chiediamo di impegnarsi per ottenere tutele per i piccoli risparmiatori.
Ai correntisti, ai risparmiatori, alle famiglie e agli operatori economici chiediamo di avere fiducia nelle 4 banche e nel lavoro dei loro dipendenti.
Tutti insieme chiediamo un progetto trasparente e credibile per il rilancio delle 4 banche a sostegno del territorio e della sua economia.