Nunzia Cavarischia (Roma 1929, Marche)
Sfollata da Roma nelle Marche nei pressi di Camerino, Nunzia diventò staffetta partigiana a soli 15 anni.
Il suo destino incrociò un giorno quello di un tedesco ferito ricercato dai partigiani. Nunzia lo trovò in un casale, era steso su un letto con le armi poggiate sulla sedia accanto. Il tedesco vide che era una ragazzina e non prese le armi.
«Non so cos’è stato, forse l’incoscienza dovuta all’età, ma di impulso diedi un calcio alla sedia, la pistola cadde per terra e la presi subito in mano, puntandola verso il tedesco. “Sono una partigiana, sei mio prigioniero!”, gridai. Ricordo che mi disse soltanto, in un discreto italiano, “Anche i bambini contro di noi adesso”».
Si rincontrarono negli anni ’90 ad un convegno dell’ANPI, entrambi invitati.
Scenario di questa storia le montagne del maceratese, luoghi di resistenza e di lotta per la libertà, oggi provate dal sisma, gravate dal peso della ricostruzione, luoghi di storie di donne e uomini a cui dobbiamo essere grati.
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