La scorsa settimana ha finalmente trovato accoglienza la richiesta che abbiamo da tempo inoltrato per l’incontro con l’AD e Presidente Marco Massacesi, al quale abbiamo sottoposto priorità, criticità e aspettative di lavoratrici e lavoratori.
Viene confermato il quadro complessivo dei Financial Services di Accenture Operations, con l’ambiziosa missione di automatizzare il sistema bancario italiano ed europeo, sotto AFAST, con una operazione del tutto analoga a Fruendo, arriva il veicolo societario AST per BNL (anche in questo caso per obbligazione contrattuale con il cliente). Fra le due aziende gemelle FRUENDO e AST ci saranno consedenze importanti (Roma, Firenze, Padova) ma non scambi di personale se non a livello di scambio di conoscenze.
Fruendo resta il veicolo societario dedicato a MPS, con la finalità principale della automazione ed il mantenimento delle principali garanzie e diritti (sedi, continuità aziendale, ecc.): un modello operativo “snello” che segue un’”onda trasformativa” nell’ottica di una “crescita inorganica” che porterà “maggiore stabilità alle persone”. Traduzione: il personale diminuisce in funzione della messa a regime dell’automazione
È stato però riconosciuto come proprio il fronte delle automazioni sia fortemente problematico e con importanti criticità che al momento lo rendono ampiamente sottoutilizzato, a causa della intrinseca complessità e della necessità di condividere modalità di automazione con il cliente.
Abbiamo sottolineato come questo pone un grosso problema di organizzazione aziendale con ricadute che sono tutte scaricate sul personale, già in forte diminuzione PRIMA della realizzazione dei benefici della automazione, emerge quindi : una forte criticità in molteplici settori non considerata correttamente
E’ sempre più pesante l’assenza di un piano di assunzioni dirette e l’uso indiscriminato dei contratti a termine, che condanniamo, a questo si aggiunge la ridefinizione del polo di Lecce che oggi parrebbe destinato a diventare un polo Widiba e la ridiscussione di commesse come quella di ING che impatterebbe fortemente sul polo di Abbiategrasso.
Abbiamo sottolineato la capacità delle persone di assecondare i cambiamenti che in questi anni ci hanno accompagnato e che sarebbe ora di trovare una stabilità che permetta alle stesse di esprimere appieno tutto il loro potenziale senza sentirsi in un perenne trasloco.
Per poter inquadrare meglio tutto questo e affrontare le fasi finali della trattiva del Contratto Integrativo Aziendale abbiamo richiesto una adeguata illustrazione dei dati di bilancio, e approfondiremo le tematiche organizzative in un prossimo incontro con il Delivery Manager Mattia Longoni.
Abbiamo espresso l’esigenza di trovare in un futuro prossimo forme di dialogo che coinvolgano tutti i lavoratori e lavoratrici dei Financial Services a prescindere da divisioni in ‘veicoli aziendali’ (siamo 1500 persone in senso stretto, ma 4000 comprendendo tutte le specializzazioni afferenti ai financial services).
Abbiamo inoltre ribadito la ASSOLUTA NECESSITA’ di una sollecita chiusura della fase conflittuale in azienda, con una lettera da parte di Mps contenente tutte le nostre osservazioni riguardo la pariteticità di diritti. Sul tema è stata ribadita la volontà della nostra azienda, ma l’interlocuzione con MPS non ha tuttora avuto significativi passi in avanti. La strada per evitare il moltiplicarsi di tale conflittualità resta sempre una sola: quella indicata dalle OO.SS.