Commissioni uniche su Carte e Bancomat
Da oggi entra in vigore anche in Italia la normativa europea che impone il tetto unico alle commissioni interbancarie: 0,3% del valore dell’operazione per le transazioni con carta di credito e 0,2% per i pagamenti per le carte di debito (bancomat) e prepagate. La normativa si applica però solo ai circuiti Visa, Mastercard e PagoBancomat. Sono esclusi American Express e Diners, che continueranno ad applicare le proprie commissioni, generalmente più alte.
Secondo Bruxelles, con questo provvedimento si incentiva l’uso della moneta elettronica e le transazioni con le carte diventano più trasparenti ma i consumatori sono preoccupati: il timore è che a rimetterci saranno anche in questo caso i cittadini con nuovi costi che graveranno sulle loro spalle. “Le nuove norme, decise dall’Unione europea e ratificate dal Consiglio dopo il via libera dell’Europarlamento, produrranno vantaggi per gli esercenti, ma scarsi benefici per i consumatori – commentano Federconsumatori e Adusbef – Il tetto massimo ai costi per i pagamenti con le carte, secondo le stime degli economisti europei, potrebbe tradursi in un risparmio di circa 7 miliardi di euro l’anno, per oltre il 90% a vantaggio dei commercianti, meno del 10% per utenti e consumatori. La torta di 100 miliardi di pagamenti effettuati nel Vecchio continente nel 2013 è stata transata per il 43,5% mediante 760 milioni di carte di pagamento in circolazione, circa 1,5 per abitante (43,5 miliardi di euro); il 26,5% tramite bonifici bancari (26,5 miliardi); il 24% con bancomat o carte prepagate (24 miliardi), il 4% tramite assegni (4 miliardi); infine il 2% tramite moneta digitale (2 miliardi)”.
I nuovi limiti decisi dall’Ue, aggiungono i consumatori, “difficilmente si tradurranno in una riduzione dei prezzi di beni e servizi, essendo noto l’agire degli esercenti, che per rifarsi dai costi delle tariffe bancarie, tendono ad addossare sui consumatori i costi delle transazioni”. Non solo: c’è anche il rischio che la nuova norma, applicabile solo ad alcuni tipi di carte e non a tutti, possa contribuire alla lesione della libera concorrenza, denuncia l’Italian E-Payment Coalition (Iepc), un’iniziativa di Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori e Mdc nata per informare sul corretto uso della moneta elettronica. Secondo la Iepc le conseguenze negative per i consumatori saranno due: i possessori di carte soggette alla norma potrebbero ritrovarsi a pagare canoni annui più alti a causa del probabile aumento dei costi disposto dalle banche per fronteggiare i mancati ricavi delle commissioni, mentre per i titolari di carte commerciali come Diners e American Express il rischio è di subire da parte dei commercianti un sovrapprezzo sull’acquisto pari alla commissione applicata.