Nel corso della trattativa riguardo il premio aziendale 2022, di fronte alla chiusura dell’azienda ad erogare una cifra accettabile, abbiamo voluto verificare la disponibilità all’erogazione del buono carburante fino a 200 euro messo a disposizione dal governo (con soldi pubblici quindi di ogni cittadino) a favore di ogni lavoratore dipendente di aziende private. Un bonus pensato per fornire alle aziende che decideranno di erogarlo la possibilità di non pagare alcuna tassa.
Eppure di fronte a questa vantaggiosa opportunità pensata dal governo per contrastare il caro-prezzi, il Banco Desio ha negato questa possibilità ai propri dipendenti.
Ricordiamo, come già evidenziato nel nostro ultimo comunicato del 14/3 u.s., che l’utile di bilancio del 31/12/2021 era di 54,9 milioni di Euro, contro i 23,7 milioni di Euro, il doppio dell’anno precedente. Conseguentemente ci aspettavamo un premio in linea a tale risultato.
Incredibilmente l’azienda, che in un primo momento ha proposto un 8%, dopo una serie di incontri, -poveri noi-, venerdì scorso ci ha rappresentato una posizione ultimativa ??!! che prevede solo il 35% in più rispetto al 2021 per le aree professionali, per le altre ancora meno.
Ci troviamo di fronte ad una azienda che macina utili importanti grazie al contributo dei lavoratori, che si permette contemporaneamente di non mettere a disposizione dei propri dipendenti benefit con esenzioni fiscali, di non pagare nemmeno la metà dell’utile e di sottopagare i propri dipendenti non rinnovando un contratto integrativo scaduto dal 2007.
Ovviamente il senso del limite e della decenza ci impediscono di siglare un tale accordo.
L’azienda si è già distinta nel 2020 erogando il vap unilateralmente, un’organizzazione sindacale seria reagirebbe e si rifiuterebbe di regalare la propria sottoscrizione fornendo all’accordo una dignità e una legittimità che francamente non merita, avallando una politica gestionale tesa a premiare solo gli azionisti discriminando i lavoratori.
I lavoratori del Banco Desio, sottopagati rispetto a qualsiasi altro lavoratore bancario italiano, costretti ingiustamente e senza alcuna accettabile motivazione a sottostare ai dettami di una banca completamente fuori da ogni contesto, per vedere riconosciuto il proprio impegno dovranno mettersi in coda e aspettare tempi migliori.
Tutto sembra ineluttabile eppure un’altra strada è possibile come avviene normalmente in altre aziende.
Coordinamento Fisac CGIL Banco di Desio e della Brianza
Desio, 11/4/2022