Intervista a Daniele Quiriconi – Segretario generale Fisac CGIL Toscana
Spezzatino, d’accordo, ma alcune funzioni verrebbero salvaguardate trasferendole a Sviluppo Toscana che è già società in-house della Regione. Non basta questo?
«Se la scelta politica (non tecnica) è individuare in Sviluppo Toscana il braccio operativo della Regione si proceda allora ad una fusione con Fidi Toscana.
Rischiare invece di vendere quel che resta di Fidi Toscana dopo uno spacchettamento ad un prezzo che è meno di un terzo rispetto al patrimonio detenuto, riteniamo sia un danno grave. E non c’ è solo questo». Cos’altro?
«Sviluppo Toscana ha appena presentato un piano industriale che non prevede il rafforzamento funzionale che viene indicato adesso nell’ambito dell’operazione Fidi Toscana. Insomma, un piano industriale, quello di Sviluppo Toscana, validato in febbraio dalla regione viene cestinato il 7 marzo perché si assume un altro orientamento. È davvero incomprensibile».
Sono in corso contatti per cedere il controllo di Fidi Toscana ai confidi della categorie economiche toscane. Che ne pensa?
«Se il disegno è di cedere la società a qualche concorrente locale, il profilo di opportunità assumerebbe dimensioni vistose. Ed è una soluzione che cercheremo di contrastare in ogni sede. Per il resto non si intravede un cavaliere bianco. Anzi, il rischio di un raider è sempre presente». ma.bo.