Proposte di lettura: le musiciste valgono solo il 14% del totale artisti su Spotify

Oggi la proposta di lettura arriva da rockol.it che ha pubblicato un’interessante analisi sulla questione di genere nel settore musicale. Un settore che presenta, forse in maniera inaspettata, stesse dinamiche e numeri di altri…
Buona lettura.

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Italia Music Lab vuole contribuire a costruire un’industria musicale più rappresentativa, più inclusiva, che tenga conto di tutte le diversità nel rispetto di tutte e tutti, in cui ogni persona si senta al sicuro e valorizzata. La musica è sempre stata un mezzo per esprimersi liberamente, abbattere stereotipi, combattere le disuguaglianze, creare ponti: in occasione dell’8 Marzo, la Fondazione Italia Music Lab “dà i numeri” e annuncia una serie di misure con l’obiettivo di ridurre il gender gap e la discriminazione nella musica italiana. Prime fra tutte, due nuove collaborazioni: una partnership con Equaly, realtà italiana che si occupa di parità di genere all’interno del music business e la sponsorizzazione a Keychange, un’iniziativa co-finanziata dall’Unione Europea che sta trasformando il futuro della musica internazionale.

Questi i numeri del divario di genere nella musica italiana e internazionale:
-Nelle prime 20 posizioni dei dischi più venduti in Italia nel 2021 c’è solo un’artista
-Tra gli autori iscritti alle maggiori società di collecting europee, le autrici rappresentano in media il 16%
-Le musiciste valgono il 14,1% del totale degli artisti presenti nelle classifiche di Spotify in Italia; i musicisti sono il 58,4%, mentre le band il 27,5%
-In Italia, su un campione di 389.219 registrazioni musicali, i ruoli da interpreti primari per le donne sono l’8,32%, contro il 91,68% degli uomini
-Nella classifica Billboard delle 100 canzoni più di successo tra il 2012 e il 2020, le donne hanno rappresentato solo il 2,6% dei produttori

Sono sicuramente numeri sconfortanti, ma che per fortuna lasciano intravedere qualche trend positivo per i prossimi anni. Un esempio: guardando alle classifiche Spotify, negli ultimi 4 anni è cresciuto il numero di artiste under 30 italiane. Al momento il 59% delle artiste presenti in classifica singoli è under 30, una demografica che ha avuto una percentuale di crescita superiore agli uomini, segno che il vento sta finalmente cambiando grazie alle nuove generazioni. E parlando di nuove generazioni, dopo aver lanciato la prima tornata di bandi, Italia Music Lab ha dato un’occhiata ai numeri. Le artiste hanno rappresentato in media il 23,3% dei candidati, ma sorprendentemente il 51,9% dei vincitori. Un segno che le musiciste che si fanno avanti hanno progetti mediamente più validi e strutturati. Un dato che viene confermato anche dallo studio di Nuovo Imaie, secondo il quale da un solo 7,44% di ruoli primari interpretati da donne nel campione di canzoni considerato, il valore economico generato è più che doppio, pari al 16,78%. Infine, guardando all’estero, sono interessanti i dati riportati dal report annuale “FACTS” di Female Pressure: la quantità di artiste presenti nelle lineup di festival di musica elettronica nel mondo è cresciutadal 9% nel 2012 al 27% del biennio 2020-2021. Contrariamente a quanto si possa pensare, i festival più grandi tendono ad avere una percentuale minore di artiste in lineup, al contrario dei festival finanziati da fondi pubblici e quelli guidati da direttrici artistiche.

L’impegno concreto di Italia Music Lab: la creazione di un advisory committee per la diversità e l’inclusione, nuove regole per i bandi e nuove partnership con Keychange e Mission Diversity. In questo panorama la Fondazione Italia Music Lab non rimane con le mani in mano, ma ha deciso di intraprendere una serie di misure e attività per fare attivamente la propria parte:

Dal Marzo 2022 Italia Music Lab ha deciso di dotarsi di un comitato consultivo sui temi della diversità e dell’inclusione. Il comitato aiuterà la Fondazione a perseguire l’obiettivo dell’inclusività in tutte le proprie attività, dal linguaggio e dalla comunicazione utilizzata fino allo sviluppo di specifici programmi di supporto. Il primo membro del comitato è Equaly. Si aggiungeranno presto altre realtà attive contro le discriminazioni che supporteranno e consiglieranno la Fondazione su questi temi. Nella nuova edizione dei bandi che verranno lanciati a giorni, è stato recentemente inserito un contributo per i genitori (musicista o professionista) che abbiano necessità di portare il proprio figlio in tour all’estero, oppure che abbiano bisogno di assistenza per prendersene cura in Italia o nel paese in cui si svolge il live. Inoltre, secondo i nostri regolamenti, a parità di punteggio, le commissioni valuteranno le proposte sulla base di un’adeguata rappresentazione di stili musicali, bilanciamento di genere, età e background culturale per assicurare la massima diversificazione e inclusione tra i vincitori. Dal Marzo 2022Italia Music Lab è Sponsor Italiano di Keychange. Il nostro supporto economico alla rete contribuirà a sostenere le spese affinché artiste e professioniste internazionali possano continuare a beneficiare del programma di formazione di Keychange. Infine, Italia Music Lab è partner istituzionale di Mission Diversity, il progetto promosso da Music innovation Hub, Keychange e da PRS Foundation con l’obiettivo di combattere le discriminazioni di genere e consentire pari opportunità professionali all’interno del settore musicale.

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