TUTTI A CASA!
Caro/a collega,
Lo scorso giovedì pomeriggio è andata in scena l’ultima puntata di una lunga telenovela: le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato l’azienda per l’ennesimo tentativo di conciliazione, questa volta patrocinato dall’ABI. Il risultato non è cambiato, anzi, questa volta siamo andati oltre:
- IntesaSanpaolo ha ribadito che nell’ultimo trimestre del 2021 ci sono sì state delle assunzioni, ma sono state dirottate su situazioni considerate prioritarie;
- non siamo prioritari in quanto il dimensionamento delle nostre filiali è perfetto;
- gli oltre 20 colleghi che dal Trentino giornalmente prendono il treno per consentire alle filiali dell’Alto Adige di aprire non sono un’anomalia, bensì normale mobilità sul territorio.
Evidentemente quasi 60 pensionamenti ed esodi e una trentina di dimissioni volontarie negli ultimi 4 anni non bastano a fare di noi una “priorità”.
C’è bensì stato un timido accenno alla circostanza che l’azienda non trova candidature valide per assunzioni in Regione, senza però darvi troppo peso: la mancanza di attrattiva in queste piazze, unita alla fuga di chi ci lavora, non è un fenomeno preoccupante per la prima banca italiana!
Fatte queste doverose premesse, le Organizzazioni Sindacali non possono che dare corso a quanto
già detto nel precedente comunicato:
- nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa e sarà diramato ai media locali un comunicato stampa in cui verrà esposto tutto il tuo e il nostro disagio di fronte a questa situazione;
- viene confermata la giornata di sciopero, indetto per lunedì 14 marzo p.v.;
- viene confermata l’attivazione dei presidi presso le principali filiali di Trento e Bolzano dove distribuiremo i comunicati stampa anche al pubblico.
Durante il perdurare dello stato di agitazione, ribadiamo ulteriormente l’invito a svolgere il tuo lavoro con la consueta serietà e diligenza, evitando tuttavia di:
- fermarti in ufficio oltre l’orario stabilito negli accordi e accorciare o saltare la pausa pranzo per incontri, riunioni, skype o anche per riuscire a terminare il lavoro;
- evitare di rispondere o compilare richieste di rendicontazione delle attività commerciali svolte che vadano al di là dell’unico strumento previsto dall’azienda a questo scopo, ovvero ABC.
È evidente che solo un’adesione convinta alle azioni di protesta da parte di tutti i dipendenti potrà dimostrare alla controparte che le lavoratrici e i lavoratori di IntesaSanpaolo sono decisi a lottare per difendere il diritto di svolgere il proprio lavoro serenamente, anche nell’interesse dei clienti.
Pertanto, il nostro slogan per l’14 marzo, come nel famoso film di Alberto Sordi del 1960, sia
TUTTI A CASA!
LE RAPPRESENTANZE SINDACALI TERRITORIALI ED
AZIENDALI DEL TRENTINO ALTO ADIGE
⇒ scarica il comunicato stampa del 10 marzo 2022