Scappano dalle guerre, quelle combattute con le armi e non solo. Subiscono discriminazioni e pregiudizi nella società e nel mercato del lavoro.
A lavoro, in casa, nella società tanto è cambiato, ma i modelli che guidano il mondo escludono ancora la partecipazione ed il contributo reale del genere femminile.
Tanto è stato fatto, ma tantissimo rimane da fare, perché i confini dei diritti non siano come i confini nazionali.
Ed allora ogni giorno facciamo il nostro, ogni giorno alziamo la testa
Immaginiamo ogni anno l’8 marzo come il giorno nel quale tutte le persone siano chiamate a riflettere sui reali progressi conquistati. Sino a quando esisterà, l’8 marzo ci ricorda che non abbiamo raggiunto la parità reale.
Chi crede come noi che ci sia molto da fare, deve affrontare superficialità, noncuranza e banalità nei migliori dei casi.
Si tratta di un lavoro calmo e improntato al cambiamento culturale, all’informazione, alla condivisione, quello al quale tutte e tutti siamo chiamati.
L’8 Marzo non deve essere una data vuota ma ricordarci ogni giorno dell’anno che abbiamo un importante lavoro da svolgere, soprattutto nelle nostre aziende. E’ essenziale impegnarsi per cambiare la mentalità predominante e portare un cultura di inclusione all’interno della nostra vita quotidiana.
La Fisac-CGIL cerca in ogni modo di evidenziare e denunciare quegli atteggiamenti che, all’interno dei nostri posti di lavoro, portano ad una discriminazione fattiva. Vi ricordiamo che è attiva la Commissione Pari opportunità e che potete contattare i nostri membri, Federica Carta e Glorita Unida, per parlare di problematiche attinenti qualsivoglia forma di discriminazione.
Il contributo di tutte/i è essenziale per rendere migliore il nostro luogo di lavoro.
Vi invitiamo inoltre a leggere un bell’articolo della nostra Susanna Camusso
Buon OTTO MARZO a tutte/i!
Coordinamento Fisac CGIL Banco di Sardegna