Il progetto di riorganizzazione della rete periferica della Banca d’Italia, sottoposto ai sindacati dai vertici dell’Istituto lo scorso 11 aprile, prevederebbe la chiusura, entro il 2015, di ulteriori 29 filiali, compresa quella di Siena. La Fisac-Cgil di Siena spiega che il programma di ristrutturazione prospettato avrà un impatto significativo per i contesti locali interessati dalle chiusure, compreso quello senese.
Per Patrizia Rubegni della Fisac-CGIL, “prevedere la chiusura della filiale di Via della Stufa Secca risulta ancora più incomprensibile nella situazione di crisi che stiamo attraversando, in cui è particolarmente necessario il rafforzamento del ruolo delle istituzioni, soprattutto di quelle di controllo, così come – continua Rubegni – il sostegno alle collettività locali in vista di un auspicabile rilancio”.
“Anche la Fisac-CGIL di Siena, pertanto – prosegue la sindacalista – ritiene indispensabile l’immediato ritiro della proposta di ristrutturazione ed un rilancio dell’azione delle filiali dell’Istituto sul territorio”.
La filiale della Banca d’Italia offre, attualmente, un ampio ventaglio di servizi, tra cui: informazioni sui dati della Centrale di allarme interbancaria, accesso ai dati della Centrale dei rischi, ricorsi all’Arbitro Bancario e Finanziario, pagamento ed emissione di vaglia cambiari, esame delle banconote sospette di falsità, servizio di Tesoreria Provinciale dello Stato, iniziative di educazione finanziaria rivolte alle scuole della provincia; inoltre ulteriori compiti, previsti dalla legge, potrebbero essere svolti potenziando, ad esempio, la tutela del cittadino/consumatore nei rapporti col sistema bancario e finanziario ad oggi totalmente insufficiente. Senza la filiale, la collettività senese subirebbe un ulteriore impoverimento.