Come vi avevamo già illustrato durante l’ultima nota che abbiamo diffuso a Natale, stiamo faticosamente tentando di mantenere l’unità sindacale con le altre sigle e soprattutto con quelle che hanno preso le distanze dai principi e dalle iniziative di protesta che avevamo programmato e condiviso prima e dopo lo sciopero dello scorso settembre ed a seguito del rifiuto aziendale ad incontrarci.
Visto il continuo e incosciente perdurare dell’atteggiamento di chiusura da parte dei vertici direzionali, il senso di responsabilità e l’amore per la NOSTRA Azienda, che invece ci hanno sempre caratterizzato, ci hanno spinto a coinvolgere tutte le Segreterie Nazionali delle sigle sindacali affinché si possa aprire un canale di comunicazione che porti ad un tavolo negoziale per risolvere le problematiche da noi denunciate negli ultimi due anni.
Nei giorni scorsi ci siamo incontrati e, fatto salvo che gli argomenti da portare al tavolo sono quelli che abbiamo sempre denunciato (cominciando dalla chiusura degli ispettorati, dalle pressioni commerciali, dal sistema provvigionale, dalla reportistica, dal rispetto del contratto di lavoro, etc.), abbiamo ricevuto la disponibilità da parte di tutte le Segreterie Nazionali ad avviare un percorso di sollecitazioni politiche nei confronti dell’azienda che porti alla riapertura del dialogo con le RSA aziendali.
In attesa dell’esito di questi percorsi avviati, abbiamo continuato il nostro impegno al fianco dei lavoratori che ha portato ad un intervento (l’ennesimo) contro le pressioni commerciali, alcune manifestatesi anche durante “Avanti veloci”.
Ricordiamo a tutte e tutti che qualsiasi “obbligatorietà” nel nostro lavoro deriva da circolari, contratto di lavoro, regolamenti IVASS e leggi dello stato.
Qualsiasi altra attività, legata allo svolgimento del nostro lavoro, spacciata per un obbligo, rappresenta una indebita pressione commerciale e come tale verrà denunciata agli organismi competenti.
Abbiamo avuto, inoltre, due incontri come RLS con l’azienda ed abbiamo chiesto specifiche sulla situazione degli ultracinquantenni che non hanno aderito alla campagna vaccinale.
L’Azienda ci ha risposto che tutti i produttori, per i quali non è obbligatoria la presenza in ufficio, possono continuare ad operare da remoto, senza l’obbligo del “supergreenpass”, che sarà necessario solo per l’ingresso in ufficio o per le attività in esterno.
Discorso a parte meritano gli Agenti Generali e gli SQS che, essendo addetti alla sicurezza ed al primo soccorso, non possono operare esclusivamente da remoto, anche se l’azienda si è dichiarata disponibile ad esaminare specifiche situazioni.
Vi ricordiamo, infine, che abbiamo protestato, insieme alle altre sigle, per la diminuzione delle provvigioni e per le modifiche al sistema provvigionale effettuate dall’azienda in violazione dell’art. 109 del CCNAL.
Italia, 28 febbraio 2022
Il Coordinamento Nazionale delle RSA FISA/CGIL di Alleanza