Inform@fisac febbraio 2016 n. 1

 

C’è un’offerta di BPER per la Nuova Carife

 

C’è un’offerta di BPER per la Nuova Carife Roma – C’è la BPER tra le banche e i fondi, in tutto una decina, che hanno presentato una manifestazione d’interesse per le good bank nate dalla risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife.
In particolare, secondo quanto si è appreso ieri da fonti vicine alla Banca popolare dell’Emilia Romagna, Bper ha presentato un’offerta per la Nuova Carife. Gli altri nomi che circolano, secondo le prime indiscrezioni, sono quelli della banca Popolare di Bari e del Fondo Primus Capital , per quanto riguarda le altre proposte italiane. Ma una pattuglia più consistente di fondi chiusi esteri, secondo ambienti bancari, dovrebbe essere andata ad allungare l’elenco di quanti hanno mostrato l’intenzione di partecipare al processo che porterà alla cessione delle quattro good bank: si tratta dei fondi chiusi di investimento Oaktree, Apollo, Bc Partners, Lone Star, Blackstone.

Questa prima fase ha riguardato l’invito a manifestare interessi di natura preliminare e non vincolante da parte di
potenziali investitori nelle banche e ha consentito una prima mappatura degli operatori nazionali e internazionali
interessati «con esiti più che soddisfacenti».
In effetti era stata ipotizzata la possibilità di chiudere l’operazione di cessione delle banche finite in risoluzione
entro il primo semestre dell’anno.

Come si sa, gli acquirenti dovranno pagare in contanti una somma che si aggira intorno a 1,8 miliardi di euro che è la cifra immessa dal Fondo di Risoluzione per salvare le quattro banche locali. La questione contanti sembra
strettamente connessa al fatto che il Fondo deve restituire nell’arco di 18 mesi un prestito- ponte di analogo importo a Unicredit, Intesa Sanpaolo e Ubi

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