NUOVA ISEE PER L’ACCESSO A
PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE
La nuova normativa riguardante la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e la relativa ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente – in vigore dallo scorso gennaio 2015, impone a tutti gli enti erogatori di prestazioni sociali agevolate, di adeguare i regolamenti a tale disciplina.
Da qui la necessità da parte dei cittadini di ricorrere ai CAAF per l’assistenza alla compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e del conseguente calcolo dell’ISEE.
L’elevato numero di cittadini richiedenti il servizio sta determinando lunghi tempi di attesa presso i Caaf, anche in considerazione della maggiore complessità nella compilazione della nuova Isee.
La CGIL ritiene che il nuovo calcolo sia più equo per fotografare la situazione economica, ma sicuramente più complesso anche in considerazione del fatto che la normativa prevede la consegna da parte dei Caaf dell’Attestazione e della DSU definitiva in un momento successivo all’elaborazione dell’INPS .
Ciò comporta ovviamente tempi più lunghi ed un maggior impegno degli operatori dei Caaf.
La CGIL, tramite il proprio Caaf Teorema, sta facendo il possibile per ridurre i disagi a tutti gli utenti, sobbarcandosi un notevole sforzo sia economico che organizzativo ma nella situazione attuale, assegnerà priorità alle proprie iscritte ed ai propri iscritti che possono prenotare presso Teorema oppure presso le sedi territoriali della Cgil.
Per tutti coloro che ricorrono all´Isee per usufruire delle prestazioni sociali e socio sanitarie legate al reddito, diamo un quadro delle novità introdotte nel 2016.
Ricordiamo che il calcolo dell´indicatore ISEE è richiesto per avere agevolazioni come nei casi di assegno al bebè, per la retta negli sili nido, per tasse universitarie, mense e borse di studio, per ricoveri presso RSA o analoghe istituzioni di ricovero e per altre prestazioni previste dalla normativa vigente.
- E´ stata modificata la denominazione della casella riferita a soggetti minorenni, presente nel Quadro A dei moduli MB.1 e MB.1rid, precisando meglio che tale casella deve essere barrata nel caso in cui il minorenne nell´anno di riferimento non abbia avuto trattamenti, redditi nonché patrimoni;
• Sempre nella seconda sezione del quadro A riguardo i nuclei familiari con figli minorenni è stato precisato che se vengono selezionate entrambe le caselle presenti, che determinano un calcolo più vantaggioso della situazione economica del nucleo familiare mediante una maggiorazione della scala di equivalenza, le stesse pur coesistendo non sono cumulabili tra di loro.
• Nella seconda sezione del quadro B, è stato chiarito che devono essere inseriti i codici fiscali degli intestatari del contratto di locazione della casa di abitazione, facenti parte del nucleo familiare indicato nel quadro A. - Nelle istruzioni sono stati inseriti alcuni chiarimenti in tema di patrimonio mobiliare:
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- nel caso di rapporti finanziari con dati contabili a zero deve essere barrata la casella contente la dicitura “Nell´anno precedente la presente DSU è stato posseduto almeno un rapporto finanziario”;
- specificato che per identificativo rapporto si intende preferibilmente il codice IBAN ovvero, se non disponibile, il numero rapporto;
- la carte prepagate in possesso di IBAN, per le quali gli Istituti di credito a partire dal 2016 rilasceranno il valore della giacenza media ai clienti, va inserita nella sezione I, con il codice 01. Quelle senza IBAN, invece, vanno inserite nella sezione 2 del patrimonio mobiliare con il codice 99;
- viene precisato che tra gli incrementi del patrimonio mobiliare rientrano i “trasferimenti” tra componenti dello stesso nucleo familiare, come ad esempio il trasferimento di denaro dal conto corrente del padre a quello del figlio all´interno dello stesso nucleo in quanto per il gioco delle giacenze e dei saldi si determinerebbe un doppio conteggio degli importi;
- viene specificato il criterio di conversione del patrimonio all´estero, di conseguenza i dati contabili (saldo finale e giacenza media) vanno espressi in Euro anche per i rapporti finanziari in valuta in base al tasso di cambio di fine anno, o per i rapporti chiusi nell´anno, alla data di chiusura del rapporto.
- nel caso di rapporti finanziari con dati contabili a zero deve essere barrata la casella contente la dicitura “Nell´anno precedente la presente DSU è stato posseduto almeno un rapporto finanziario”;
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- Inoltre per gli operatori finanziari esteri non dotati di codice fiscale, ma di altro codice identificativo, deve essere inserito il carattere E come primo carattere del campo operatore finanziario.
CDLM-CGIL BOLOGNA