Come Fisac CGIL siamo presenti negli organi di governance di molti fondi pensione e con la nostra presenza, in assemblee e consigli di amministrazione, contribuiamo a fare emergere sensibilità e punti di vista che ci appartengono e che sono parte del nostro operato di tutti i giorni: nel settore della Previdenza Complementare la nostra presenza é portatrice di valori di pace e di inclusione.
La guerra che si sta combattendo rischia di minare il loro perseguimento ed è una ipoteca negativa sul futuro previdenziale dei nostri aderenti.
Il Dipartimento Fondi Pensione della FISAC CGIL ritiene importante che gli amministratori dei Fondi Pensione invitino a riflettere su questi temi i propri CdA assumendo un posizionamento a riguardo.
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In questi ultimi giorni siamo tutti sgomenti nel rivedere immagini che pensavamo far parte del passato; stiamo scoprendo che la storia ritorna e che vecchie e nuove incomprensioni possono minare quella Pace che va perseguita, coltivata e difesa giorno dopo giorno, perché nulla può essere dato per scontato.
La Pace è parte integrante della nostra Costituzione che recita, all’art.11:
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni “
Ed è per questo che auspichiamo che si depongano immediatamente le armi in Ucraina, ritornando al dialogo tra le nazioni.
Come Fisac CGIL siamo presenti negli organi di governance di molti fondi pensione e con la nostra presenza, in assemblee e consigli di amministrazione, contribuiamo a fare emergere sensibilità e punti di vista che ci appartengono e che sono parte del nostro operato di tutti i giorni: nel settore della Previdenza Complementare la nostra presenza é portatrice di valori di pace e di inclusione.
Il mondo finanziario in Europa, inclusi i Fondi Pensione, è orientato al perseguimento di politiche di investimento improntate ai criteri di Sostenibilità Ambientale, Sociale e di Governance.
Tutto questo si concretizza nel perseguimento di precise politiche utili ad allocare i risparmi previdenziali dei lavoratori avendo presente i 17 obiettivi della “Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile” così come individuati dall’ONU tra cui, ad esempio, l’obiettivo 16 che promuove società pacifiche ed inclusive.
Le ingenti risorse previdenziali raccolte del nostro Paese, che superano per ammontare i 212 miliardi di Euro, rappresentano una forza formidabile per il raggiungimento di tali obiettivi.
La guerra che si sta combattendo rischia di minare il loro perseguimento ed è una ipoteca negativa sul futuro previdenziale dei nostri aderenti.
La normativa Comunitaria impone ai Fondi Pensione di attuare politiche di Sostenibilità e rendicontare sul proprio operato: oramai è necessario, non è più una scelta integrarli nella politica di investimento.
I nostri Fondi attuano a più livelli azioni di verifica e dialogo con i gestori arrivando ad escludere dai propri portafogli quelli verso emittenti di settori controversi (Armi, alcool, droghe) o di paesi dove i diritti umani non siano garantiti.
Queste attività paiono oggi ancora più necessarie insieme al richiamo urgente di far cessare le armi.
Il Dipartimento Fondi Pensione della FISAC CGIL ritiene importante che gli amministratori dei Fondi Pensione invitino a riflettere su questi temi i propri CdA assumendo un posizionamento a riguardo.