Esecutivo Donne Nazionale: Assemblea Organizzativa 17-18 gennaio 2022

Intervento Esecutive

 

Buonasera a tutte e tutti,

gli interventi dell’Esecutivo Donne non sono noti per la loro benevolenza, d’altra parte la condizione delle donne nel nostro Paese non è facile da vivere e questo di certo contribuisce a rendere a volte dura la nostra posizione e a non fare sconti a nessuno.

Di recente tra l’altro è capitato un episodio nel nostro Coordinamento in cui la nostra posizione è stata ancora una volta intransigente, perché abbiamo sentito minacciato il nostro diritto di auto-organizzarci come donne in modo autonomo, sancito dalla Statuto della nostra Organizzazione.

In quell’occasione ci siamo rese conto una volta di più, come la percezione delle nostre difficoltà a vivere l’organizzazione – a esprimerci nelle sue assise, cercando di tenere a bada il senso di inadeguatezza introiettato, provando a ignorare la paura del giudizio degli altri ecc. – a volte non sia di facile comprensione, a chi non ne abbia vissuto esperienza diretta. Eppure come potremmo altrimenti spiegare gli interventi vivaci e spigliati di compagne che ascoltiamo soltanto nelle nostre riunioni, la cui voce è invece silente nelle riunioni miste?!

E non bastano nemmeno i vissuti personali a capire la condizione femminile, se non si raggiunge la piena consapevolezza delle dinamiche sottostanti al nostro agire e anche delle dinamiche di potere, che si esercitano sulle donne e che passano spesso inosservate o sottostimate, se non si assume uno sguardo critico nei confronti dello status quo.

Eppure stavolta il nostro intervento non può che esprimere la nostra piena soddisfazione per il percorso che abbiamo realizzato insieme nei diversi livelli in cui si è articolata l’Assemblea Organizzativa in categoria.
Una soddisfazione che oggi possiamo raccogliere pienamente guardando agli esiti di questo percorso,  che emergono dalla lettura delle schede licenziate per questa nostra Assemblea, in cui sono riportati con chiarezza e fedeltà i punti cardini delle nostre proposte.

Ci teniamo quindi qui a rivendicare il nostro percorso di costruzione collettiva delle proposte, finalizzato a rafforzare la prospettiva di genere, un percorso di piena condivisione con le compagne che hanno ritenuto di partecipare e che ringraziamo per il loro impegno, profuso non soltanto nella fase di ideazione, ma anche nella promozione delle stesse proposte nei diversi livelli, a cui ogni compagna ha avuto la possibilità di partecipare, mettendoci ogni volta la propria passione e la propria lettura, personale e politica.

Siamo convinte che gli esiti fortunati di questo percorso, che abbiamo iniziato nel mese di settembre dell’anno scorso, non si sarebbero potuti realizzati senza il supporto della rete, che abbiamo tessuto negli anni con le referenti dei Coordinamenti Donne Territoriali, laddove sono presenti, e in particolare nel mese di ottobre con le Segretarie territoriali, che hanno intermediato o hanno partecipato attivamente ai nostri lavori.

Soltanto questo agire comune ha reso possibile innervare delle questioni di genere così tante istanze dell’Assemblea organizzativa, un’operazione a cui – notiamo con piacere – hanno contribuito anche altre compagne e compagni, in modo autonomo rispetto al Coordinamento Donne, a dimostrare che l’esigenza di una maggiore inclusività dei generi sia sentita in modo diffuso all’interno della categoria, che è specchio della società e a volte, soprattutto sui diritti civili, anche avanguardia.

Nonostante tutto questo lavoro di condivisione, l’esito non era affatto scontato, se non fosse stato per l’attenzione che quasi sempre ci riserva il nostro Segretario Generale e per il lavoro di ascolto e di sintesi operato dalla nostra Segretaria Organizzativa.

Decisivo è stato il contributo di tutte le Segretarie Nazionali, che ancora una volta dimostra quanto le donne della Fisac sappiano lavorare in sinergia ed in collaborazione a tutti i livelli della nostra organizzazione.

Il successo delle nostre proposte in casa Fisac è senz’altro un traguardo importante per tutte noi, ma non può bastare a nessuna di noi. La questione di genere nell’organizzazione non può certo essere risolta dalla nostra categoria, è una questione che investe l’intera Confederazione.

Le politiche di genere della CGIL hanno realizzato una ormai nota indagine sull’agio delle donne in CGIL e hanno tracciato un quadro realistico e inclemente del disagio, che le compagne vivono nell’organizzazione, confidiamo quindi che ci sarà la volontà di realizzare degli interventi concreti per rendere la CGIL un’organizzazione a misura di donna.

Auspichiamo che le proposte del nostro Coordinamento Donne, che finora non hanno ricevuto un riscontro significativo dalle Politiche di Genere Confederale, veicolate dal documento conclusivo dell’Assemblea Organizzativa di tutta la Fisac, possano arrivare a destinazione con più forza, per contribuire a questa trasformazione.

Sappiamo anche che il testo scritto non basterà e che prenderà vita soltanto attraverso le parole delle compagne Segretarie, che parteciperanno all’Assemblea Organizzativa Confederale e che vorranno dare voce alle nostre proposte e in questo modo far parlare tutte le compagne del Coordinamento Donne.

Tutte insieme Vogliamo Tutto e soltanto tutte insieme potremo ottenerlo.

Approfittiamo di quest’occasione per ringraziare anche i compagni Segretari che se ne faranno carico, per noi questo è il modo giusto di partecipare ai nostri lavori, sostenendoci nei luoghi misti e decisionali dell’organizzazione.

Grazie a tutte e tutti coloro che hanno a cuore le sorti della CGIL e hanno in testa la consapevolezza che è tempo di cambiare per includere, perché nell’unione, nella solidarietà e nella condivisione sta la forza del sindacato, in particolare del nostro.

Esecutivo Donne Nazionale

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