Si è tenuto oggi l’incontro tra Direzione e Delegazioni sindacali di BIM e Symphonia. Per la Direzione hanno partecipato Dr. Roasio, responsabile HR, Ing. Mitola e Dott.ssa Procopio. Per i sindacati i delegati RSA e le segreterie territoriali di Milano e Torino di Fabi e Fisac.
Dopo un avvio interessante da parte del Dott. Roasio volto a renderci partecipi delle sue passate esperienze in ruoli commerciali e di relazione interpersonale ci siamo sentiti dire che pur se buona prassi non è però obbligatorio da parte della Banca comunicare/condividere con le organizzazioni sindacali le decisioni che l’azienda intende prendere. Man a mano che l’incontro proseguiva veniva eretto un muro sempre più alto.
Il sindacato ha esposto le proprie richieste, peraltro già presenti nel comunicato congiunto di inizio anno ed in particolare in materia di trasferimenti, buoni pasto, revisione di un CIA ormai datato, smart working e carenze di organico. La Direzione ha risposto con un categorico “NO” secco a tutto, senza lasciare spazi di interlocuzione.
Alla richiesta di spiegazione sul perché siano stati tolti i buoni pasto per le giornate di smart working ci è stato risposto che nonostante la situazione finanziaria della banca sia in consolidamento è necessario comunque osservare un’attenta politica dei costi (stiamo parlando per chi fa il massimo previsto di 3 giorni a settimana di un costo di 63,48 euro al mese). Ci domandiamo come questa affermazione si sposi con la necessità da parte dell’azienda di trasferire circa 50/60 colleghi al costo di oltre 500 euro al mese per persona, ma soprattutto ci domandiamo quale sia la necessità di “carattere industriale” a spostare interi uffici.
Questo ci costringe ad esprimere una valutazione estremamente negativa dell’incontro odierno e della posizione dichiarata esplicitamente dall’azienda che ci auguriamo possa mutare.
Riteniamo infatti che solo un tavolo di confronto che tenga conto anche delle posizioni dei rappresentanti delle lavoratrici e lavoratori possa evitare il deterioramento delle relazioni tra le parti e dei rapporti all’interno dell’azienda, e non solo per gli aspetti sindacali.
Le questioni poste hanno infatti ricadute importanti sulla qualità del lavoro, sul modo in cui lavorare nella nostra azienda e, non ultimo, anche sulla vita dei dipendenti. Il rifiuto da parte della Direzione di voler affrontare le tematiche di cui sopra non è accettabile e non può mettere fine alle istanze legittime e necessarie delle lavoratrici e dei lavoratori di Bim e di Symphonia.
Una buona gestione aziendale non si può basare solo sul contenimento dei costi ma soprattutto sulla crescita dei clienti e delle masse; la deficitaria politica di recruiting di questi anni è la testimonianza di una profonda difficoltà della banca di essere attrattiva, non basterà cambiare il nome perché le cose cambino. Guardando anche all’imminente attività commerciale che la Direzione intende intraprendere riteniamo possa danneggiare l’attrattività dell’azienda con effetti negativi sulla sua capacità di trattenere o attrarre professionalità e clientela.
Le Aziende non sono fatte da macchine. Nel lavoro come in tutto, la differenza è fatta dagli uomini e dalle donne che con il proprio sforzo contribuiscono ogni giorno al buon funzionamento della struttura. La forza lavoro DEVE essere valorizzata. Ci auguriamo che Banca Intermobiliare rivaluti la posizione presa. Se il dialogo non è praticabile, la voce dei lavoratori/lavoratrici dovrà trovare nuove modalità per farsi sentire.
Come al solito restiamo a disposizione per chiarimenti. Un saluto a tutti.
Rappresentanti Sindacali Aziendali del Gruppo Bim Fabi e Fisac/Cgil
Le strutture territoriali FABI – FISAC/CGIL di Torino e Milano