NUOVI CENTRI IMPRESE
Ormai più di due mesi fa, il nostro Gruppo presentava un progetto di riorganizzazione per la creazione di 67 Centri Imprese in tutta Italia.
Le Organizzazioni Sindacali hanno subito contestato la totale mancanza di dati per poter valutare le ricadute, sia dirette che indirette, che si prevedevano su un numero enorme di colleghi.
Abbiamo chiesto per due mesi l’integrazione delle informazioni minime mancanti per poter considerare aperta la fase di confronto, preliminare alla messa in atto del progetto: lavoratori coinvolti, mobilità professionale, mobilità territoriale, nuovi profili professionali e percorsi da contrattare, impatto sui percorsi professionalizzanti, garanzie sugli inquadramenti eventualmente in corso di maturazione, sui portafogli, sui carichi di lavoro, le conseguenze sulle filiali cui rimane la gestione materiale dei clienti, solo per fare qualche esempio. Tutto questo fa parte delle prerogative sindacali e serve a garantire la massima tutela di tutti i lavoratori coinvolti.
E poi, cosa è successo?
Soltanto ieri l’Azienda ha prodotto un’informativa strutturata sulle ricadute sui lavoratori coinvolti, che per quanto ancora da integrare, ci consente di valutare validamente aperta la procedura di confronto sindacale. L’Azienda ha conseguentemente sospeso l’attuazione del progetto fino all’esaurimento del confronto sindacale, rispettando finalmente quelle regole che ha cercato di ignorare e mascherando, forse, anche delle insufficienze organizzative. Questo non toglie il nostro disappunto per avere perso due mesi che potevano essere impiegati in modo produttivo consentendo al sindacato di svolgere il proprio compito di tutela, dei lavoratori.
Forse sarebbe stato meglio avere un po’ di umiltà e fermarsi un attimo ad ascoltare, ora è il momento di permettere al sindacato di svolgere il proprio ruolo per arrivare ad una soluzione condivisa che permetta a tutti di uscirne soddisfatti.
Milano, 21 gennaio 2021
Coordinamenti Gruppo BancoBPM
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN