Annunciato già nel corso del 2021 ha subito uno slittamento per diventare definitivo a partire dal mese di marzo 2022.
La richiesta va inoltrata entro il prossimo 31 marzo. Ci sarà comunque tempo fino al 30 giugno per presentare le domande recuperando anche l’arretrato.
L’estensione del periodo fino al 30 giugno per la presentazione delle domande, senza che questo comporti nulla in termini economici, è un passaggio importante in quanto, data anche l’attuale situazione di esplosione della pandemia, consente di pianificare meglio le varie incombenze da effettuare per averne il riconoscimento.
Di cosa si tratta?
L’assegno unico familiare è una erogazione economica riconosciuta per i figli a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età. Si parte da una cifra minima mensile di 50 euro a figlio fino a un massimo di 175 euro nel caso di ISEE fino a 15mila euro.
L’erogazione minima viene corrisposta anche in assenza di ISEE. Sono previste inoltre diverse maggiorazioni, ad esempio per i figli successivi al secondo, oppure 100 euro per i nuclei con almeno quattro figli, ecc..
Da marzo l’assegno andrà̀ a sostituire le detrazioni fiscali per i figli a carico destinatari del nuovo contributo e gli attuali assegni al nucleo familiare. Già dal mese di gennaio vengono cancellati il premio alla nascita e il bonus bebè́per i neo-genitori.
Di fatto l’Assegno Unico sostituisce una serie di misure che si sono accumulate nel tempo, spesso contraddittorie e temporanee, o con caratteristiche di bonus e non di misure di sostegno strutturali.
L’utilizzo dell’Isee consente di rispettare il criterio della progressività, modulando la cifra sui reali bisogni della famiglia che presenta la domanda avendo comunque salvaguardato una soglia minima di erogazione.
NELL’ALLEGATO LE SPECIFICHE PER PUNTI ED IN SINTESI