Inform@fisac aprile 2016 n.1

«CariFE? BPER c’è ma si va per le lunghe»

 

Il modenese Vandelli conferma la manifestazione d’interesse. È però allarmato dai nodi dei bilanci ancora sconosciuti


Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, è riuscito in un sol colpo a rassicurare e allarmare i ferraresi legati a Carife. Il banchiere modenese ha infatti risposto ad un paio di domande a margine dell’assemblea di bilancio del suo istituto, ieri mattina alla Fiera di Modena, infilando un paio di concetti piuttosto chiari. «Posso confermarlo, la nostra manifestazione d’interesse era rivolta alla Cassa di Ferrara per motivazioni territoriali, se si considerano i nostri legami in Emilia Romagna: anche a livello di Confindustria se non sbaglio si lavora ad aggregazioni che coinvolgono Modena, Bologna e Ferrara, e quindi si può comprendere la nostra manifestazione d’interesse vista la vicinanza territoriale» è il primo pezzo della dichiarazione di Vandelli. C’è quindi la certezza che una banca radicata sul territorio è pronta a correre per Nuova Carife, magari in alternativa al maxi-gruppo delle 4 banche salvate più Carige, sul quale da giorni si esercitano le dietrologie che spingono il fondo anglosassone Apollo. Al netto delle problematiche di una fusione tra vicini, che comporterebbe lo scenario Bper, è pur sempre un punto di partenza.

Il resto del discorso di Vandelli accende però allarmi lampeggianti sull’intera operazione, a causa dei tempi ma (si legge in controluce) per timore di sorprese sgradite nei bilanci di Nuova Carife, che non gli sono ancora stati inviati. «La procedura sta andando per le lunghe rispetto a quello che era stato preventivato – ha scandito – il pacchetto informativo, il dossier necessario per fare le valutazioni sui dati contabili non arriva e quindi non possiamo fare un esame definitivo. Sinceramente pensavo che alla data di oggi si potesse già parlare in termini concreti di questa ipotesi». Ma, ha aggiunto il manager Bper, «devo dire che il tempo non gioca a favore di queste operazioni, più si va avanti e più diventano complicate. Nicastro (il presidente di Nuova Carife, ndr) sta certamente lavorando al meglio ma si vede che i problemi di queste banche si stanno rivelando molto complessi e non è facile riuscire a completare i dossier necessari».

In effetti Nicastro giovedì scorso aveva detto di aspettare «a ore, a giorni» dai revisori delle quattro banche risposte in merito ai «nodi contabili ancora aperti. Senza certezze sui bilanci non si può definire il contenuto dell’information memorandum» per la procedura di vendita, cioè il documento atteso con impazienza a Modena.

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