IL COLPEVOLE SILENZIO
Pensavamo di aver toccato il fondo il 2 dicembre scorso di fronte ad un’azienda che, considerando le posizioni del premio aziendale troppo lontane, ha lasciato il tavolo nel primo pomeriggio, pur nella consapevolezza che a quel punto avremmo voluto parlare con tutti i lavoratori.
E non solo del mancato riconoscimento economico doveroso, come già ampiamente spiegato, ma di un lunghissimo elenco di argomenti su cui questa azienda gioca sempre a nascondino, dimostrando di non avere il minimo rispetto per le esigenze dei suoi lavoratori.
Abbiamo chiesto da mesi un confronto serio sulle assunzioni, consapevoli ancora prima dell’estate della situazione in cui ci saremmo trovati post uscite del fondo esuberi e nel contempo abbiamo richiesto i dati per analizzare il fenomeno delle dimissioni sempre più numerose dei colleghi e del turn over .. “ma cosa vuoi… su 21.000 persone cosa sono meno di un centinaio?”
Abbiamo chiesto i dati per poter valutare le ricadute sul personale riguardanti la messa a terra dell’”Evoluzione del modello commerciale del Gruppo BancoBPM”. Non solo non sono arrivati, ma nel frattempo sono stati disposti i trasferimenti dei colleghi nel corso di una procedura che per le organizzazioni sindacali non è stata ancora aperta.
Abbiamo chiesto di discutere in maniera seria di smart working, normandolo e coinvolgendo anche la rete… ma “essendo in emergenza” è tutto bloccato o peggio… perché da recenti segnalazioni di colleghi sembra che si stiano ponendo in essere ulteriori limitazioni, anche nelle sedi centrali, in contrasto con quanto avviene negli altri gruppi bancari. E dire che questa poteva proprio essere un’occasione per manifestare una progettualità che BancoBpm non ha mai dimostrato di avere…
Quindi SILENZIO. Da oltre un mese.
Ed oggi ancora più silenzio: la situazione covid è in netto peggioramento, lo vediamo ovunque e lo subiamo sulla nostra pelle.
Questa azienda, se volesse, saprebbe benissimo come applicare immediatamente le norme per la tutela e la salute dei lavoratori ed invece… SILENZIO.
Aspettiamo si confrontino con Abi, ci mancherebbe… guai, per una volta muoversi prima! Guai!
Così come sempre ci sarà la solita confusione, la consueta corsa all’ultimo minuto.
L’importante è non coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori, non sia mai che pretendano un confronto serio!
E intanto, nel silenzio, la struttura commerciale va avanti con pressioni sempre più insensate, senza tenere conto del periodo festivo, della necessità di smaltire le ferie a qualunque costo, delle assenze straordinarie guarda caso legate alla nuova ondata Covid ed alle quarantene, delle necessità dei genitori con i figli a casa in DAD.
Una VERGOGNA.
Ma che problema c’è? Basta non convocare la commissione politiche commerciali ed evitare il confronto…
E di fronte al vostro silenzio noi metteremo in campo tutto quello che servirà per la tutela dei nostri colleghi, in base all’ampio mandato avuto dalle assemblee fino ad ora tenute ed alle quali altre seguiranno a breve.
Sono le nostre RSA ed i nostri quadri sindacali a conoscere la realtà nella quale quotidianamente operano i colleghi, ad ascoltarli. Sono i nostri RLS ad essere costantemente chiamati a dare quelle risposte sulla pandemia che, invece, dovrebbero in primis venire dalle strutture aziendali.
In un momento così grave è ora di smetterla di pensare di avere la verità in tasca e di essere in grado di fare da soli…visti i risultati. L’obiettivo di mettere in sicurezza colleghi e clientela deve essere di tutti, non solo di qualcuno.
In passato questa azienda è riuscita a superare i momenti peggiori non certo grazie al proprio management, ma ai suoi lavoratori e a chi li rappresenta e, siamo certi, che anche stavolta non potrà che essere così.
È però ora di smetterla di aspettarsi collaborazione fine a se stessa e un Sindacato compiacente che possa ritenere le briciole che lasciate cadere dal tavolo come un lauto pasto per tutti.
Rompete il silenzio e scendete dal trono.
Da tempo il re è nudo. Solo voi continuate a non volerlo vedere!!!!!
Milano, 10 gennaio 2022
Coordinamenti Gruppo Banco BPM
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN