Si sono svolti a Washington gli “Incontri di Primavera” del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, dominati dalla discussione sull’impatto delle politiche di austerità, particolarmente in Europa.
Il Comunicato ufficiale conclusivo del Comitato Monetario e Finanziario Internazionale, IMFC, (vedi allegato), tuttavia, non fa esplicito riferimento alla disputa tra favorevoli e contrari alle prosecuzione delle misure di austerità, limitandosi alla vaga indicazione che “le economie in avanzo (commerciale) devono sostenere le fonti interne di crescita”.
Nonostante le preoccupazioni sulle scelte macroeconomiche, i Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali continuano a sostenere il “lavoro del Fondo sull’occupazione e la crescita”, notoriamente centrato su indicazioni di maggiore “flessibilità” del mercato del lavoro,
come il sindacato internazionale (CSI-ITUC, TUAC, Global Unions) ha sottolineato – e criticato – da ultimo nel documento inviato in occasione di questi incontri (vedi allegato).
Da parte loro, il gruppo delle economie emergenti e in via di sviluppo, il cosiddetto G24, ha espresso grave preoccupazione per i negativi effetti delle prolungate politiche monetarie non convenzionali da parte delle economie avanzate, incluse la trasmissione dell’inflazione e la volatilità dei flussi di capitali e dei prezzi delle materie prime.
Il G24 insiste perchè Fmi e BM siano più attivi nel perseguire una maggiore coerenza nelle politiche economiche globali.
Il G24 ha anche deplorato che – per la mancata approvazione del Congresso degli Stati Uniti – non sia stata applicata entro la data prevista la riforma della governance del FMI, decisa nel 2010 per aumentare il potere di voto delle economie emergenti (in allegato il comunicato del G24).
Il comunicato del Comitato per lo Sviluppo, che unisce la BM e il FMI, sostiene l’obiettivo, recentemente proposto dal presidente della Banca, Jim Yong Kim, di ridurre il tasso globale di povertà estrema al 3% entro il 2030. Oggi, circa il 21% della popolazione mondiale, particolarmente nei paesi più poveri e in via di sviluppo, vive sotto la linea di povertà estrema di 1,25 dollari Usa al giorno.
Il comunicato riconosce anche che “una crescita economica sostenuta ha bisogno della riduzione delle diseguaglianze”, ma non stabilisce alcuno specifico obiettivo o criterio di misurazione dei possibili progressi in questo senso (vedi allegato).
L’unica esplicita presa di posizione, durante i lavori del Comitato per lo Sviluppo, sulla necessità di un rilancio della domanda aggregata, la cui mancanza è un problema globale e costituisce il principale ostacolo alla risoluzione della crisi occupazionale è stato quello del Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Guy Ryder (vedi allegato).
A margine della riunione, è stato annunciato un prestito di 1,75 miliardi di dollari dal Fondo Monetario alla Tunisia, ma non ne sono ancora note le condizioni.
Scarica Comunicato FMI Scarica ComunicatoFMI_Comitato Sviluppo Scarica Comunicato FMI Gruppo Dichiarazione Ryder BM FMI