Molti colleghi in questi giorni ci hanno fatto una domanda semplice, naturale, quasi scontata:
QUALI SONO I NUMERI DELLO SCIOPERO? COSA HA COMUNICATO L’AZIENDA?
Una domanda legittima, la cui risposta dovrebbe essere semplice e banale…… invece la risposta, COMPLETA nei DATI ed UFFICIALE nella FONTE, riusciamo a darvi solo OGGI a distanza OLTRE 2 SETTIMANE dallo sciopero.
Circa l’attendibilità dei dati forniti non vogliamo pronunciarci, ma il ritardo con cui sono stati comunicati ed i canali “impropri” che sono stati adottati per far “filtrare” le informazioni non sono certo un sintomo di correttezza e di trasparenza. Ci auguriamo soltanto che la veridicità dei dati sia inversamente proporzionale alla rapidità con cui ci sono stati forniti. Noi siamo invece in possesso di documentazione certa e riscontrabile, mediante la quale siamo in grado di fare una verifica FILIALE per FILIALE in tutto il Gruppo e dimostrare che la metà delle Agenzie lunedì 22 aprile era di fatto “non operativa”…
Se volessimo rappresentare uno “spaccato” corretto del dato sullo sciopero fornitoci dall’Azienda, dovremmo però analizzare una casistica ben più articolata e varia di chi volesse leggere i dati in maniera troppo semplicistica. Vi proponiamo quindi un’analisi che cerca di rappresentare una casistica ampia -ma non esaustiva- di ciò che si è verificato il giorno dello sciopero.
In questi giorni in cui l’Azienda ha mantenuto uno stretto riserbo sui dati ufficiali, sono iniziate a circolare voci e comunicati.
E’ curioso che alcuni “ben informati” (FABI E UILCA) abbiano reperito e diffuso i dati sullo sciopero prima ancora che l’Azienda li avesse pubblicati ufficialmente. Sono state citate “fonti ufficiali” che invece hanno prontamente smentito ogni coinvolgimento diretto. Appare singolare poi l’arrotondamento PER DIFETTO di alcuni dati che abbiamo visto circolare in questi giorni, con la malcelata volontà di far passare lo sciopero come un flop clamoroso.
Ci dispiace MOLTISSIMO veder mortificato a parole e nei fatti l’impegno e il sostegno di TANTI colleghi che hanno aderito con convinzione allo sciopero e che hanno partecipato attivamente alle 27 Assemblee. Ci FERISCE ancor di più veder divisi in modo così grossolano i colleghi tra coloro (1/3) che hanno scioperato e gli altri che hanno deciso “di non appoggiare l’iniziativa”. Come sindacalisti vorremmo chiedere personalmente SCUSA a questi colleghi, particolarmente a tutti coloro (e sono molti) che hanno subito PESANTISSIME PRESSIONI dirette o indirette, e che hanno fatto scelte diverse pur condividendo le ragioni di uno sciopero che tutte le sigle avevano promosso ma che non tutti hanno sostenuto con la medesima convinzione.
Una seconda domanda i colleghi ormai ci rivolgono sempre più insistentemente:
PERCHE’ FABI E UILCA HANNO UNA POSIZIONE DIFFERENTE SULLA VERTENZA VAP?
Dal momento che stanno fioccando cifre e i numeri, vogliamo riepilogare a beneficio di tutti i colleghi -in forma schematica ma efficace- la posizione ULTIMATIVA aziendale oggetto della trattativa sul VAP (che FABI E UILCA hanno ritenuto “pienamente soddisfacente”). Lo facciamo attraverso alcune semplici proporzioni o equivalenze. Ogni collega -in piena autonomia- potrà valutarne la bontà e la rispondenza con il MANDATO ASSEMBLEARE che vincolava tutte le OO.SS.
Riassumendo:
L’AZIENDA HA DATO I NUMERI… in ritardo, a rate e in modo non trasparente, al punto che è stato necessario un doppio intervento ufficiale della Commissione di Garanzia sul diritto allo sciopero nei servizi pubblici essenziali… La Commissione ha aperto anche un provvedimento in merito alla mancata esposizione nei tempi previsti (5 giorni) dei cartelli di avviso alla Clientela chiedendo all’Azienda di fornire spiegazioni e prove documentarie….
FABI E UILCA HANNO DATO I NUMERI… in anticipo rispetto all’Azienda, arrotondati ampiamente per difetto (… ) con un certo compiacimento, citando FONTI AUTOREVOLI che hanno invece SMENTITO PRONTAMENTE di averli mai ricevuti e diffusi; mortificando il risultato finale di uno sciopero proclamato con poca convinzione e sostenuto con ancor meno forza; è stata fatta una ricostruzione non veritiera dell’ultima trattativa sul VAP 2012; non sono mancate le prese di distanza a mezzo stampa (affermando poi al TG3, con prova oggettiva ns. mani, che LA PROPOSTA ERA ASSOLUTAMENTE ACCETTABILE!!! ) , le accuse di aver perseguito obiettivi contrari all’interesse dei colleghi; ampiamente disatteso il mandato assembleare..
PER QUESTO MOTIVO, DOPO UNA SERENA ANALISI, CONDIVISA CON LE NOSTRE SEGRETERIE NAZIONALI, ABBIAMO PRESO ATTO CHE -ALLO STATO ATTUALE- NON SUSSISTONO LE CONDIZIONI MINIME DI CORRETTEZZA E TRASPARENZA PER SEDERE AD UN MEDESIMO TAVOLO NEGOZIALE CON FABI E UILCA. OGGI STESSO ABBIAMO DATO COMUNICAZIONE ALL’AZIENDA DI QUESTA NOSTRA POSIZIONE, MATURATA COME CONSEGUENZA OBBLIGATA DELLE SCELTE POLITICHE CHE FABI E UILCA HANNO TENUTO NELLE ULTIME SETTIMANE. L’UNITA’ SINDACALE, LA CONCERTAZIONE, IL DIALOGO PER NOI NON SONO PAROLE VUOTE, UTILI A RIEMPIRE I VOLANTINI SINDACALI, MA OBIETTIVI DA PERSEGUIRE E SOSTENERE CON ATTI CONCRETI. ATTI CHE NON CI SEMBRA DI SCORGERE AL MOMENTO IN QUESTE SIGLE SINDACALI AZIENDALI.